Ma è morto? E’ proprio morto?” A dirlo è Natale Hjorth uno dei due giovani americani fermati per la morte del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Il diciannovenne reo confesso Finnegan Lee Elder , invece, ha pianto quando ha saputo che Mario Cerciello Rega era morto. La notizia gli è stata data in caserma, dopo il fermo. Spuntano nuovi dettagli dall’inchiesta il militare “non aveva l’arma con sé, l’aveva lasciata in caserma. I colleghi l’hanno trovata nell’armadietto”. A dirlo è il comandante provinciale dei carabinieri di Roma, Francesco Gargaro, durante la conferenza stampa di questa mattina sulle indagini per l’omicidio del militare. L’altro collega Varriale “aveva con sé la pistola”.
Articolo pubblicato il giorno 30 Luglio 2019 - 13:24