Il Tribunale del Riesame di Napoli (XII Sezione), ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli nei confronti di Giuseppe Ciullo a cui gli inquirenti, nell’ambito dell’indagine sulla cosiddetta Alleanza di Secondigliano, contestano il reato di associazione a delinquere di stampo camorristico. Il blitz portò all’emissione di 126 misure cautelari nei confronti di altrettanti presunti appartenenti a tre organizzazioni camorristiche tra cui figura anche il clan Contini: a Ciullo (difeso dall’avvocato Luciano Bisanti), in particolare, si contesta la detenzione di armi e lo spaccio di stupefacenti per conto del clan. L’istanza dell’avvocato Bisanti si fondava sulla insufficienza dei gravi indizi di colpevolezza e sull’assenza delle esigenze cautelari.
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