Cronaca Giudiziaria

Camorra, il pentito: ‘Ai killer del clan Contini 6mila euro al mese, alle famiglie dei capi 8mila. Ecco chi sono i nuovi reggenti’. I VERBALI

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“Lei mi chiede quale fosse la mesata pagata dal sistema ed io rispondo che si tratta di una mesata differenziata a secondo dei compiti e dell’importanza nel clan. Si va dai 2.500 euro al mese ai 5.000/6.000 euro al mese per coloro che fanno le estorsioni e sparano, fino agli 8.000 euro al mese per responsabili del calibro di Peppe Ammendola.”. E’ il pentito del clan Contini, Vincenzo De Feo che racconta agli investigatori degli stipendi percepiti dai vertici del clan e chi sono ora io capi della cosca visto che i boss sono tutti in carcere. Le sue dichiarazioni, come quelle di altri collaboratori di giustizia sono agli atti dell’inchiesta “Cartagena” che la settimana scorsa su richiesta della Dda di napoli e su disposizione del gip Roberto D’Auria ha dato una spallata importante all’Alleanza di Secondigliano con 125 ordinanze cautelari e oltre 200 persone iscritte nel registro degli indagati. Lo stesso De Feo ha raccontato agli investigatori il nuovo organigramma del clan Contini: “… nel Rione Amicizia il responsabile per conto del clan è Salvatore Botta e che il gruppo di affiliati che lavorano con lui è composto dal nipote Nicola Botta (figlio di Ciro), Massimo Fiorentino detti pio paolo, peppe ‘o russo, Catena Luigi.
Tra costoro Nicola Botta è la persona che sostituisce lo zio Salvatore nelle direttive da dare agli altri e nel ricevere e portare ambasciate sempre per conto dello zio Salvalore. Nicola, Massimo Fiorentino, Catena Luigi prendono la mesata direttamente da Salvatore Botta in quanto sono proprio persone di sua fiducia che lavorano direttamente alle sue dipendenze.
Invece peppe o’ russo prende la mesata dal sistema in quanto non lavora solo per Salvatore Botta, ma anche per Aieta Rita ed il figlio Ettore Bosti.
Colui che tiene la contabilità delle mesate del sistema, sia per gli affiliati liberi che per i detenuti, è Luigi Galletto.
Attualmente, almeno per quello che è a mia conoscenza. Luigi Galletto utilizza per la materiale e dazione del denaro Antonio detto sorriso. Prima di Antonio Sorriso questo compito era svolto da Luigi Perrotta il quale è stato cacciato per essersi appropriato di tre mesate che doveva dare al padre di Diego Vastarella per conto ciel figlio detenuto.
Luigi Galletto ha riferito cli questa mancanza del Perrotta a Salvatore Botta il quale se lo è mandato a chiamare e l’ha fatto picchiare nel garage del Rione Amicizia che è sempre del sistema ed è usato anche per custodire le armi.  Salvatore Botta, infatti, è responsabile di tutto il clan, anche se sta in particolare sul Rione Amicizia ed è stato designato come responsabile da Patrizio Bosti.
Già era tale durante la latitanza di Eduardo Contini e di Patrizio Bosti, ma era affiancato da Peppe Ammendola e proprio Peppe Ammendola era la persona che si incontrava con i latitanti e portava loro anche le ambasciate cli Salvatore Botta.
Attualmente Peppe Ammendola fa ancora parie del sistema ma non è più tra i responsabili e Salvatore Botta ha come riferimento Giugliano ossia Peppe o’ ciuccio, il quale riceveva le ambasciate di Salvatore BOTTA soprattutto quando non era latitante…. omissis …
Poi il pentito De Feo passa alle altre zone territoriali dominate dal clan Contini e spiega chi sono i capi:
“…San Giovanniello ove vi è come responsabile Luigi Galletto con le mansioni che ho già descritto, nonché Antonio ‘o sorriso e Giuseppe Del Piano. Quest’ultimo si occupa principalmente di portare le ambasciate al rione Amicizia. Tutto quello che succede a San Giovanni/lo deve essere riferito al Rione Amicizia; le persone anzidette vengono stipendiate dal sistema.
Borgo S. Antonio Abate detto anche Buvero ove il responsabile è Peppe Ammendola e subito dopo di lui Antonio Cristiano e Vincenzo Tolomelli: tra gli affiliati vanno inoltre considerati Enzuccio ‘a miseria, Umberto Falanga, Roberto palli palli, Mimmo Festa (ora detenuto che faceva la droga per il clan), Nannone, Sarracino. Ho già detto in altro verbale che Antonio Cristiano e Vincenzo Tolomelli raccoglievano i soldi delle piazze di droga e li portavano a Salvatore BOTTA; gli altri elle ho qui nominato sono disponibili per eventuali a=ioni di fuoco e si occupano di estorsioni che vengono sistematicamente realizzati ai danni di esercizi commerciali e bancarelle. Tutte le persone che ho indicato sono stipendiate dal sistema .
… omissis …
Nella zona dei Ponti Rossi  è Alfredo De Maria che cura le estorsioni per il clan Contini; egli riferisce a Salvatore Botta ed è stipendiato dal sistema.
salvatore Botta formalmente lavora come caposquadra di una delle imprese di pulizia del’Ospedale San Giovanni Bosco (quella che ha le divise verdi, infatti ci sono altre due imprese una con le divise bianche e l’altra con le divise rosse, che fanno a turno e nelle quali sono impiegati altri familiari delle Aieta). In realtà va solo a firmare la presenza ma non ci lavora, a volte manda a firmare per conto suo anche altri. Ugualmente aveva un posto presso l’ex manicomio di Capodichino, quello che si raggiunge anche da altra entrata nel rione Amicizia: mi sembra che portasse i camion di notte.
Egli. inoltre riceve tutta la merce di tipo abbigliamento e scarpe che viene rapinata ai tir, fuori Napoli, dalle due squadre di rapinatori del rione Amicizia.
Questa merce, tipo scarpe tod’s, Cistian Dior, Prada, Ellesse. anche capi di abbigliamento, li rivende -a credito-ai …omissis.. che poi lo devono pagare un tanto al mese. Quando c’erano a Napoli i figli di…omissis… li dava a loro. Oggi li continua a dare a …omissis.. che li smercia nel suo negozio …omissis. Questo è un modo con il quale questi..omissis… sono rimasti debitori di Salvatore Botta.

 


Articolo pubblicato il giorno 1 Luglio 2019 - 12:50

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