Scompare dai campionati di basket l’AS Scandone di Avellino. Dopo 71 anni, venti dei quali passati tra la serie A2 e l’A1, una Coppa Italia vinta, la societa’ sportiva non ha formalizzato l’iscrizione al campionato di serie B, con una richiesta di auto retrocessione per l’imponente mole debitoria, nonostante lo scorso anno avesse conquistato la salvezza nel campionato di A1. E’ il primo vistoso effetto del sequestro preventivo disposto dalla procura della Repubblica di Avellino nei confronti del gruppo Sidigas, per circa 100 milioni di euro. La stessa sorte potrebbe toccare all’US Avellino 1912, la squadra di calcio che quest’anno e’ stata promossa in lega Pro e per la quale l’iscrizione e’ stata formalizzata, ma la societa’ non possiede una rosa di giocatori per scendere in campo nei primi impegni di coppa Italia previsti per gli inizi di agosto prossimo. Non c’e’ al momento neppure l’ingaggio di un allenatore. Le quote societarie sia della societa’ di basket sia della societa’ di calcio rientrano nel sequestro preventivo disposto oggi dalla procura, che ipotizza reati di auto riciclaggio, false comunicazioni sociali e omesso versamento di Iva nei confronti dell’amministratore Gianandrea De Cesare. Secondo i magistrati il ‘buco’ di oltre 80 milioni nelle casse della Sidigas, l’azienda che gestisce la rete di distribuzione del gas metano ad Avellino e in gran parte della provincia, sarebbe stato creato per finanziare le societa’ sportive, con i conti in rosso per trasferire ingenti somme altrove.
Articolo pubblicato il giorno 9 Luglio 2019 - 19:55