” ah …. non sai niente di ieri sera ….. cosa è successo …noi lo salvammo a Nicola …. venne una guardia e disse avvisatelo dov’è sta perché adesso lo vanno a prendere … stasera “. Il dialogo è tra il reggente del clan Contini, Vincenzo Tolomelli e il nipote omonimo detto Harry Potter. Il Nicola di cui parlano i due è il boss Nicola Rullo o’ nfamone che sfuggì alla cattura nel 2012 grazie alla soffiata di un poliziotto corrotto. L’episodio è contenuto nelle oltre 2000 pagine dell’ordinanza cautelare firmata dal gip Roberto D’Auria che due settimane fa ha smantellato con oltre 100 arresti l’Alleanza di Secondigliano. Un capitolo dell’ordinanza è dedicato al ruolo di Tolomelli e ai rapporti all’interno del clan e con le forze dell’ordine corrotte. E a tale proposito scrive il gip: “Uno degli aspetti più inquietanti dei gruppi camorristici è rappresentato dalla contiguità con servitori infedeli dello Stato, siano essi esponenti delle forze di polizia o di uffici giudiziari. Durante la presente attività investigativa venivano captate conversazioni relative a tale preoccupante aspetto”. Non a caso in quella circostanza Nicola Rullo riuscì a sfuggire alla cattura perché fu prelevato da Antonio Grasso detto il Cuozzo e portato al sicuro. In un altra conversazione sempre tra i due Tolomelli n cui si faceva riferimento alla notizia della prossima esecuzione di un’operazione di polizia che avrebbe portato all’arresto di numerose persone. Preliminarmente Vincenzo Tolomelli Senior osservava di non aver più visto a “quelli là di Nicola”, riferendosi ai sodali di Nicola Rullo e chiedeva al nipote se, in particolare, avesse visto Umberto, ossia Umberto Falanga. Nella circostanza il nipote riferiva che Umberto, gli aveva riferito che avevano solo 48 ore prima che venissero eseguito un blitz nel quartiere di Secondigliano e di San Giovanni e Paolo detto San Giovanniello; l’Umberto aveva precisato che era l’ultima sera che avrebbe dormito a casa, così da sottrarsi all’eventuale arresto ” … quello Umberto .inc … ha lasciato mercoledì sopra alla festa … ha detto teniamo 48 ore di tempo …. un blitz a Secondigliano e San Giovanniello ci alzano a tutti quanti ………. disse questa è l’ultima sera che dorme a casa da domani non ci dormo più …… disse abbiamo avuti l’imbasciata da certi di Secondigliano ….. ci sta un blitz imminente però disse entro 48 ore ….. ci arresteranno tutti quanti … “. La Dda ora sta invece cercando la talpa che due settimane fa ha ‘avvisato’ Maria Licciardi ‘a piccirella, diventata latitante ed inserita nell’elenco dei più ricercati d’Italia.
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