Il Tribunale di Napoli, dodicesima sezione Riesame, accogliendo in pieno le argomentazioni giuridiche dell’avvocato Dario Vannetiello ha annullato la ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari per Luigi Di Martino o’ profeta,
Eppure la direzione distrettuale antimafia di Napoli aveva convinto in prima battuta la Autorità Giudiziaria in ordine agli stretti rapporti tra il clan Contini ed il Clan Cesarano, individuando in Luigi Di Martino il fondamentale anello di collegamento tra le due consorterie.
L’intesa tra il clan stabiese e la cupola napoletana era già emersa qualche mese orsono allorquando, su richiesta della direzione distrettuale antimafia di Salerno, era stata emessa nei confronti di Luigi Di Martino e Luigi Mallardo la ordinanza di custodia cautelare per l’omicidio di Aldo Autuori, avvenuto a Pontecagnano il 25 agosto del 2015.
Ciò nonostante la difesa è riuscita ad ottenere l’annullamento del titolo custodiale, seppur “o profeta”, che come si ricorderà si rese protagonista della clamorosa evasione dall’aula bunker del carcere di Salerno in favore del boss Cesarano, rimane detenuto a causa di altre ordinanze custodiali sia per omicidio che per plurime estorsioni, senza che però a suo carico ci sia alcuna condanna definitiva da scontare.
Articolo pubblicato il giorno 10 Luglio 2019 - 18:55