Dai ghetti di Kingston in Giamaica ai sobborghi del Bronx a New York spingendosi verso Harlem, in una performance unica e trascinante, un live folle e potente. Una special one night al Dum Dum Republic tesa ad allargare i confini dell’esperienza. Fede incrollabile in peace&love, libertà, diritti umani, amicizia, in un viaggio musicale dal Cilento alla Jamaica Island. Protagonista il ritmo in levare, in un sound incalzante da ballare a piedi scalzi al chiaro di luna, in un incontro di popoli e culture, in tipico Dum Dum Style che reinterpreta il rapporto tra musicista e pubblico, lontani dalla musica mainstream e dall’omologazione, senza separazioni né barriere.
Lungo la linea dell’orizzonte a confine tra mare e terra, la playa del Dum Dum è pronta ad ospitare giovedì 18 luglio, start alle ore 22, l’hip hop diMacro Marco, preceduto in consolle dall’icona del sound system in Italia Lampa Dread, pioniere del reggae, che ha calcato i più grandi palchi del mondo tra cui il Rototom & Friends, in un live set tra vibrazioni reggae e libertà. Insieme a loro una straordinaria ballerina giamaicana,Hotabanera, che travolgerà l’arena sul mare con la sua danza pervasa da tutta l’energia e il calore del sud del mondo, in un evento unico promosso in collaborazione con il Monkey.
Black music, quindi, con Macro Marco, dj, produttore e uno tra i selecter più apprezzati delle dancehall italiane, a capo della label Macro Beats, una delle realtà più interessanti nel panorama indipendente in italia, che negli ultimi anni ha firmato alcuni tra i dischi più significativi del rap italiano di artisti come Mecna, Kiave, Ghemon. Tra i protagonisti nel 2017 del “Red Bull Culture Clash” con il team Real Rockers (Macro Marco, Ensi, Moddi, Madkid): con la loro esperienza ed una selezione a base di dancehall, rap, reggae e dubplates stellari, hanno raccolto numerosi consensi.
Macro Marco è anche “fuoriclasse” del team “Red Bull Music Academy”, fondatore del sound system “Gramigna”, della crew “Blue Nox Academy” e membro attivo della “Juggling Academy”.
Il battito del Dum Dum Republic inizierà a battere con Lampa Dread, fondatore del primo sound system di Roma, il One Love Hi Pawa e tra i dj più influenti nelle dancehall nazionali ed internazionali. Con i suoi lunghi dreadlocks attorcigliati sulla testa da oltre 25 anni, è considerato l’ambasciatore della musica in levare in Italia, una delle figure più apprezzate dello scenario reggae in ambito nazionale ed internazionale. Per lui “respect” da tutti, anche dagli artisti giamaicani, dove ha vissuto per dodici anni. Durante gli anni ’80 inizia a condurre uno dei primi programmi radio della capitale dedicati al reggae, ma è alla fine del decennio che diventa famoso quando nasce il format radiofonico “Daje Pure Te”, in onda sulle frequenze di Radio Onda Rossa fino al 2015.
Poi, nel 1991, la nascita di One Love Hi-Pawa: “un’esigenza naturale”, per Lampa Dread, influenzato dal background punk e dal primo revival ska, cresciuto ascoltando rock, tra Sex Pistols e Clash, e poi la conoscenza della cultura giamaicana, da Bob Marley al mainstream. Tipico di Fada ( così chiamato dagli Youth del genere) è il suo entertainment in lingua patois mista a romano, in consolle con microfono in mano.
Articolo pubblicato il giorno 17 Luglio 2019 - 10:43 / di Cronache della Campania