ÂÂCombattere lâÂÂillegalità, come diceva Borsellino, è innanzitutto un fatto culturale e tutti noi nel nostro grande o piccolo possiamo contribuire al cambiamento facendoci portatori di ideali per cui tanti si sono sacrificati e per cui continuano a farlo. Ciò che avete fatto è rompere quel silenzio di cui la mafia e lâÂÂillegalitàin generale si nutrono per sopravvivere, ma soprattutto avete portato qui tante persone che sono lâÂÂesempio di come unâÂÂalternativa è possibileâÂÂ. LâÂÂha detto lâÂÂeuroparlamentare M5S, Isabella Adinolfi, intervenuta ieri sera a Qualiano, in provincia di Napoli, al premio organizzato dallâÂÂassociazione âÂÂTerra Vivaâ in occasione della commemorazione della strage di via DâÂÂAmelio (19 luglio 1992) in cui persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta.
âÂÂOggi siamo qui per ricordare affinché nessuno possa dimenticare ciò che è accaduto e ciò che accade ogni giorno nel nostro Paese e non solo â ha concluso Isabella Adinolfi â Oltre che consegnare il premio desidero ringraziare gli organizzatori, in particolare il professore Angelo Zanfardino, e tutte le forze dellâÂÂordine che ogni giorno mettono a repentaglio la propria vita per salvaguardare il bene dei cittadini a loro va tutta la mia gratitudine. Tragedie come quella che ha colpito la famiglia della piccola Noemi non devono più accadere, non possiamo tollerare di esser prigionieri nelle nostre città, non possiamo guardare morire chi si ribella come il signor Ulderico, il tabaccaio ucciso qualche settimana fa, non possiamo, come a Vittoria, seppellire dei bambini che giocano sulla porta di casaâÂÂ.
Tra gli assegnatari del premio, questâÂÂanno, il Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Catanzaro,Nicola Gratteri; il Generale di Brigata Michele Sirimarco, comandante della Legione Allievi Carabinieri di Roma; Gaetano Pecoraro, giornalista del programma televisivo le Iene; Nicola Simone e Nuccio Azzarà, sindacalisti che per primi hanno denunciato lo scandalo della sanitàCalabrese; la piccola Noemi, vittima innocente della criminalitàa Napoli, ed i suoi genitori mamma Tania e papàFabio, rappresentati dal loro legale Angelo Pisani; Antonella Leardi, presidente dellâÂÂassociazione Ciro Vive, madre del giovane Ciro Esposito, tifoso Napoletano assassinato nel 2014 a margine di un incontro calcistico.
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