“Sulla vicenda della Whirlpool c’è un lavoro attento del ministero dello Sviluppo economico e di tutti i soggetti istituzionali competenti per tutelare i 430 lavoratori dello stabilimento di Napoli. Un lavoro che seguo da napoletano e da presidente della Camera perché so che queste persone e le loro famiglie stanno vivendo un momento difficile”. Così, in un post pubblicato su Facebook, il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico. “Mi auguro che si possa trovare al più presto una soluzione per salvaguardare il futuro dei dipendenti, la loro dignità, e il tessuto economico e produttivo del territorio. Le istituzioni sono compatte al loro fianco”, conclude Fico. “Non sono a capo di nessuna cordata” e “non sono interessato”. Cosi’ il presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi, in merito alle indiscrezioni di stampa che lo davano a capo di una cordata di imprenditori interessati a rilevare lo stabilimento della Whirlpool di Napoli. “E’ una notizia priva di fondamento e non ha alcuna ragione d’essere. Peraltro non è il mio settore perché io lavoro nel biomedicale”, spiega Bonomi. Intanto sono rientrati in fabbrica i lavoratori della Whirlpool di Napoli che avevano dato vita ad un blocco stradale in via Argine. “I lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli – commenta Antonio Accurso, leader della Uilm Campania – continuano le loro iniziative di protesta contro il progetto della Whirlpool di abbandonare il sito manifestando il proprio dissenso attraverso un corteo sulla via Argine vicino all’ubicazione del proprio stabilimento anche a seguito delle insistenti voci di stampa e informazione per cui ci sarebbero progetti di reindustrializzazione già in corso”. “I lavoratori – conclude Accurso – pretendono il rispetto degli accordi firmati al governo e si aspettano che tutte le forze politiche spingono in quella direzione altre ipotesi verrebbero viste come un tradimento della fiducia riposta”. Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, parlando a Radio Uno ha spiegato: “Su Whirlpool c’è un non rispetto di un accordo fatto ad ottobre dello scorso anno. Noi non siamo d’accordo sulla chiusura dello stabilimento di Napoli e chiediamo che si apra un confronto vero nel quale crediamo che anche il governo debba svolgere un ruolo”.
“Bisogna vincere, Whirlpool deve restare a Napoli perché quella napoletana non è un’azienda decotta e perché è anche una sfida di legalità”. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, sulla vertenza Whirlpool. “In un quartiere come Ponticelli – spiega de Magistris – avere un’area industriale che funzioni significa contrastare il degrado, l’illegalità, lo sconforto e l’assenza di lavoro, e serve quindi per l’economia della città”. Domani, ricorda de Magistris, si terrà la seduta monotematica del Consiglio comunale di Napoli proprio sul caso Whirlpool: “Mi auguro che con voce unanime faccia sentire al Governo che la cifra della partita è nelle loro mani”. Dopodomani, annuncia inoltre de Magistris, “saremo a Roma dal ministro Di Maio con i lavoratori e le rappresentanze sindacali”. La città di Napoli, ribadisce il primo cittadino, “è fortemente schierata su questa vertenza, che non consideriamo riguardi solo 420 lavoratori e quindi 420 famiglie, ma tutta la città. Ecco perché non c’è stato un solo giorno in cui non siamo stati presenti. Se è vero ciò che ha detto Di Maio, ciè che a ottobre è stato chiuso un accordo con Whirlpool che ha preso i soldi e la garanzia era il rilancio industriale e il mantenimento della sede di Napoli, se questo non è accaduto allora o ciò che è stato detto e annunciato non era vero, o siamo di fronte a un inganno. Questa cifra della questione – conclude de Magistris – deve scioglierla il Governo”.
Articolo pubblicato il giorno 10 Giugno 2019 - 18:30 / di Cronache della Campania
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