Cisterna di Latina. Tre femminicidio in pochi anni e stamane nella cittadina alle porte della provincia pontina è accaduto di nuovo. Elisa Ciotti, 36 anni, è stata uccisa a colpi di martello la figlia di 10 anni che ha chiamato un parente pensando che la mamma si fosse sentita male. Il litigio con il marito dal quale si stava separando è avvenuto all’alba e poi il delitto. Fabio Trabacchin, autotrasportatore di 35 anni, le ha sferrato un colpo di martello alla testa che non ha lasciato scampo a Elisa Ciotti. L’omicidio è avvenuto nella loro casa di via Palmarola nel quartiere di San Valentino di Cisterna di Latina. Nel confessare il delitto il 35enne ha raccontato dell’ennesimo litigio iniziato intorno alle 4 del mattino culminato poi con il delitto: un colpo di martello, sferrato tra le 4 e le 7 del mattino, che ha ucciso, molto probabilmente sul colpo, la donna. Poi la fuga dell’omicida con un sacco della spazzatura in mano, un’immagine ripresa dalle telecamere, dove probabilmente aveva nascosto l’arma del delitto poi gettata nelle campagne dove i carabinieri la stanno ancora cercando. A trovare il corpo di Elisa Ciotti è stata la figlia della coppia, una bambina di dieci anni, che, intorno alle 8.30 ha subito chiamato un parente pensando che la mamma si sentisse male. Ma all’arrivo dell’ambulanza la tragica scoperta. L’uomo, nel frattempo, dopo essersi disfatto dell’arma lanciandola dal finestrino, è rientrato a casa dove ha trovato i carabinieri che lo hanno portato in caserma per interrogarlo. Lì, poche ore dopo, ha confessato il delitto. “L’ho uccisa io”, ha detto agli inquirenti che nei suoi confronti hanno emesso il fermo disponendo il trasferimento nel carcere di Latina dove nei prossimi giorni sarà interrogato dal gip. Tra i vicini c’è poca voglia di parlare. “Noi li vedevamo raramente e mai insieme. Conoscevo la ragazza da quando era bambina e mai mi sarei aspettato che potesse finire così, una fine terribile”, racconta un vicino di casa della coppia. “Sono rimasto impietrito – dice – quando ho saputo quello che era successo” . Stasera il sindaco Mauro Carturan ha convocato i consiglieri comunali per provare a capire quali sono le politiche da attuare per arginare il fenomeno della violenza sulle donne, visto che il caso di Elisa Ciotti è il terzo in pochi anni. Era il 10 novembre 2014 quando un agente della polizia penitenziaria ha ucciso la moglie con la pistola di ordinanza e si era poi tolto la vita davanti ai figli di otto e sei anni. Una tragedia che lasciò la comunità attonita. Pochi anni dopo, il 28 febbraio del 2018, il carabiniere Luigi Capasso sparò alla moglie Antonietta Gargiulo nel garage di casa sempre con la sua pistola di ordinanza, credendola morta era poi salito in casa e ha ucciso, prima di togliersi la vita dopo ore di trattative con i soccorritori, le sue figlie di appena 8 e 13 anni. Cisterna di Latina è inoltre la città dove viveva e vive la famiglia di Desiree Mariottini, la ragazza appena 16enne drogata e assassinata nel quartiere San Lorenzo a Roma lo scorso 19 ottobre.
Articolo pubblicato il giorno 10 Giugno 2019 - 22:05