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Trentuno Ultras del Napoli a processo: veronesi parte civile

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Era il 5 novembre 2017 e a Verona giocava il Napoli contro il Chievo. Il prossimo 25 giugno trentuno napoletani (per tre indagati le posizioni sono già state archiviate con conseguente revoca del ‘daspo’ e dei ‘fogli di via’) saranno chiamati a rispondere dei reati di danneggiamento e violenza privata per aver tentato di sfondare la porta di ingresso del ‘Bar Oro Bianco’ di Corso Cavour 20/A, mentre dentro vi erano decine di veronesi. Dalle foto scattate dalla polizia scientifica nei momenti immediatamente successivi al tentativo di colluttazione da parte di alcuni dei napoletani si notano diverse decine di scaligeri riversatisi in strada dopo l’allontanamento dei partenopei. Questi ultimi, non riuscendo ad introdursi nel locale, avendo i gialloblù bloccato l’entrata con degli sgabelli, avrebbero cercato di rompere la porta vetrata con sopra gli adesivi dei supporters dell’Hellas. L’immediata denuncia del proprietario del bar, che adesso ha cambiato nome in ‘Vecchia Latteria Modigliani’, dove è stato anche girato il video musicale di ‘Verona è la mia città’ dei Gesta Bellica e dei Sumbu Brothers, ha fornito alla Questura di Verona elementi utili per indagare i napoletani. 

Ceruti Alan infatti ha prima raccontato l’accaduto alle volanti intervenute dopo i fatti, poi aggiungendo alcuni dettagli nei giorni successivi. Oltre dunque a sostenere che l’agguato sarebbe avvenuto per mano di alcuni tifosi azzurri giunti a bordo di auto e furgoni, descritte precisamente, Ceruti ha evidenziato che quel giorno gli assalitori erano in giro per la città già da un’ora prima. Determinando l’acquisizione dei frame delle telecamere di videosorveglianza del centro cittadino, da parte degli investigatori, e consentendo in questo modo l’identificazione degli stessi. Ora il Giudice del Tribunale di Verona, Alessia Silvi, dovrà vagliare la fondatezza dell’ipotesi accusatoria formulata dal Pubblico Ministero Maria Beatrice Zanotti, accanto alla quale siederà contro i napoletani imputati, per il tramite del suo legale, la costituenda parte civile Alan Ceruti, per confermare alla magistratura quanto dichiarato alla volante intervenuta in Corso Cavour il 5.11.2017, al P.M. il 6.11.2017 con atto scritto e alla DIGOS scaligera in data 8.11.2017 in sede di sommarie informazioni, rivendicando anche un risarcimento economico. A breve avrà inizio il dibattimento. 


Articolo pubblicato il giorno 17 Giugno 2019 - 21:53


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