Al telefono faceva sapere di avere pronte “le sfogliatelle calde”. Tra i clienti c’era chi ordinava “la pizza” oppure “un bambino” e ancora diceva di voler fare “mezza giornata di lavoro” che significava voler acquistare una dose da 50 euro. Ieri il pm del Tribunale di Torre Annunziata ha chiesto condanne complessivo per il gruppo di pusher legati ad Anna Gallo detta “ninnacchera”, vedova del boss Ernesto Venditto soprannominato “Bicchierino”, e madre di Aurelio Venditto, ucciso in un agguato il 28 febbraio 1999 dai sicari del clan Birra-lacomino di Ercolano in vico del Fico a Torre Annunziata.A ottobre dello scorso anno fu arrestata insieme con altre 16 persone nel corso di un blitz dei carabinieri che misero fine al lucroso traffico di droga nei vicoli della Provolera. Per il capo ovvero “Ninnacchera” la richiesta di condanna è quella più alta e cioè di 9 anni di reclusione. Mentre 8 anni e 6 mesi sono stati chiesti per il nipote Andrea Gallo, e ancora 8 anni per la cognata Elena Albergatore, il fratello Giovanni Albergatore, e il nipote Antonio Albergatore, Luigi Albergatore e Giuseppe Battaglia. Condanne più lievi sono state chieste per gli altri imputati.
LE RICHIESTE DI CONDANNA
Antonio Albergatore: 8 anni;
Elena Albergatore: 8 anni;
Giovanni Albergatore: 8 anni;
Luigi Albergatore: 4 anni e 8 mesi
Angelo Annunziata; 2 anni e 10 mesi Angela Antille: 3 anni
Carmine Balzano: 3 anni
Giuseppe Battaglia: 8 anni
Ida Dinamico: 6 anni
Andrea Gallo: 8 anni e 6 mesi,
Anna Gallo: 9 anni
Luigi Guida: 2 anni
Caterina Izzi: 4 anni e 8 mesi
Vincenzo Ruggero: 5 anni
Rosanna Venditto: 4 anni e 8 mesi
Mario Verbo: 2 anni
Articolo pubblicato il giorno 21 Giugno 2019 - 06:44 / di Cronache della Campania