“Brave ragazze” da ottobre al cinema. La nuova commedia di Michela Andreozzi in cui Serena Rossi sarà la donna tutta casa e chiesa, poi una figlia dei fiori in “La tristezza ha il sonno leggero”, la doppiatrice di Anna in “Frozen 2” e anche una delle attrici del nuovo “Diabolik” dei Manetti Bros. Serena Rossi però – racconta all’AGI – ancora si sente molto Mia Martini, che ha magistralmente interpretato in “Io sono Mia” il film di Riccardo Donna, prima evento speciale al cinema e poi asso pigliatutto di ascolti su Raiuno nel febbraio scorso.
“Mi avevano avvertita che sarebbe stato complicato staccarmi da Mimì – spiega – a un anno e mezzo dall’inizio del percorso di “Io sono Mia” la sento ancora emotivamente molto vicina e mi trovo spesso a pensare come lei. Mimì, odiosamente additata come una donna che portava sfortuna, mi sta portando molta fortuna”, chiarisce l’attrice-cantante-conduttrice-doppiatrice che stasera a Taormina proprio per la sua interpretazione di Mia Martina riceverà un Nastro d’argento speciale. Il progetto di identificazione con l’artista scomparsa nel ’95 è ancora in corso, analizza, anche per la vicinanza con la grande amica della Martini, Alba Calìa (“sono andata a casa sua prima delle riprese e ora ci frequentiamo”) e con Olivia Berte’, sorella di Mia: “Vado spesso a cena a casa sua, mi ha cucinato la mousse al cioccolato con la ricetta di Mimì, mi ha regalato anche dei suoi vestiti, un gilet e una camicia che metto spesso”. Rossi, legata al collega Davide Devenuto con cui tre anni fa ha avuto il figlio Diego, è nata a Napoli e vive nella capitale da una decina d’anni (“con la mia città ho un legame viscerale, lì c’è la mia famiglia d’origine e anche i set mi ci riportano spesso, ma Roma rappresenta la mia indipendenza”) e racconta che l’immedesimazione con la Martini l’ha aiutata anche a liberarsi dei rituali scaramantici da “non è vero ma ci credo”: “Da napoletana avevo anche io i miei piccoli riti, non passavo sotto le scale, mi fermavo al passaggio di un gatto nero, temevo il sale caduto sulla tavola. Adesso, dopo aver rivissuto nei panni di Mimi’ il male che puo’ scaturire da queste debolezze, ci ho rinunciato. Dico sempre a tutti che la sfiga non esiste, semmai credo alla scaramanzia del pensiero positivo”.
Felice che “la scelta di un’attrice positiva e sorridente come me per il ruolo di Mimi’ abbia potuto aiutare il pubblico a capire che anche lei era molto solare e leggera” va fiera di aver detto pubblicamente sul palco del Festival di Sanremo che era arrivato il momento di chiedere scusa a Mia Martini: “Lo dovevo proclamare proprio li’, dal palcoscenico che l’aveva a lungo emarginata. Privare un’artista della sua vita professionale e’ stata una grande forma di violenza”. Rossi, nata cantante e che a Sanremo, accompagnata al pianoforte da Claudio Baglioni ha omaggiato la Martini intonando “Almeno tu nell’universo”, esclude una sua futura partecipazione al Festival di Sanremo da concorrente: “E’ troppo impegnativo, serve un solido progetto discografico”. Pero’ le piacerebbe tornarci da co-conduttrice, chiarisce “accanto a Fiorello e Paola Cortellesi”: “Molti sono spaventati dal Festival. A me invece dà molta carica, mi sento benissimo su quel palco, accanto a Baglioni ero piena di energia, mi sentivo un grillo”. Passando ai suoi nuovi progetti, a ottobre esce il film “Brave ragazze” la commedia di Michela Andreozzi in cui Rossi recita accanto alla stessa Andreozzi, Ambra Angiolini, Ilenia Pastorelli e Silvia D’Amico (e Luca Argentero). Spiega che e’ la sua prima commedia corale al femminile: “Abbiamo sfatato il pregiudizio che teme rivalita’ e clima teso nei gruppi di lavoro femminili. Sono orgogliosa di come siamo state unite dentro e fuori lo schermo”. Il film dove interpreta una donna rassegnata alla violenza del marito (“e purtroppo ce ne sono tante”) dove insieme alle amiche a un certo punto decidera’ di cambiare il corso della sua vita in modo spettacolare, racconta che a Gaeta, nel tempo libero dal set tutte loro andavano insieme a correre e a mangiare fuori. “Per facilitare la comunicazione tra di noi avevo anche creato un gruppo WhatsApp chiamandolo “Brave ragazze un corno” dove ci scambiavamo messaggi di servizio, battute, video e che ancora teniamo molto in vita, commentando anche le performance dell’una o dell’altra al cinema o in tv”.
Nella prossima stagione sarà anche protagonista di due fiction Rai ancora top secret e al cinema uscira’ “La tristezza ha il sonno leggero”, tratto dal romanzo di Lorenzo Marone e diretto da Marco Mario de Notaris, in cui recita accanto a Stefania Sandrelli (che compare anche in “Brave ragazze”): “E’ ambientato a Napoli, durante la caduta del Muro di Berlino. Io saro’ una figlia dei fiori un po’ stramba, avevo bisogno di un personaggio leggero dopo il ruolo di Mimi’. La capofamiglia e’ la Sandrelli, la adoro. M piace osservare le grandi attrici come lei, come si trucca, come si pettina e soprattutto come sa mettersi in discussione. Ho la fortuna di piacerle anche io, scherzando dice che “sono da mangiare”. La Sandrelli si era persa al cinema e in tv “Io sono Mia”: “Le ho regalato il dvd e dopo averlo visto con suo marito mi hanno chiamato commossi”. La prossima settimana Rossi comincerà a girare, di nuovo accanto a Giampaolo Morelli, il film tratto dal libro dell’attore-regista Sette ore per farti innamorare: “Sarò una ragazza tosta che tiene dei corsi di seduzione”. E poi c’è Diabolik dei Manetti Bros: “Quando si gira con loro si diventa parte di una grande famiglia: hanno voluto dare un piccolo ruolo a tanti attori dei loro film anche qui, ma per ora non posso rivelare altro”. E la sua vera famiglia, quella che forma con Davide Devenuto e Diego? A febbraio scorso, ospiti di Domenica in, su Raiuno, lui le ha fatto a sorpresa, una proposta di matrimonio, diventata virale sul web: “Non abbiamo progetti matrimoniali immediati, stiamo molto bene cosi’, quello era stato un po’ un gioco che si è mediatamente amplificato”. Ma Rossi, che è attrice, cantante, doppiatrice e conduttrice, ha deciso cosa preferisce fare in futuro? “Non voglio proprio scegliere. Mi batto per la libertà di esprimermi a 360 gradi, tra l’altro saper cantare un valore aggiunto, perché tanti ruoli attoriati sono anche musicali. E rimanendo nel cinema, dice che le piacerebbe un giorno, essere diretta da Paolo Virzì: “Mi piace come racconta le donne”.
Articolo pubblicato il giorno 30 Giugno 2019 - 10:54