La picchiava a calci, pugni e schiaffi anche quando era incinta e persino quando teneva in braccio la loro figlia neonata, costringendola più volte ad allontanarsi da casa per sfuggire alle violenze. Ma la vittima di un compagno brutale ha sporto denuncia e, dopo indagini dei carabinieri, il gip di Santa Maria Capua Vetere ha emesso una misura cautelare in carcere nei confronti di G.F., 25enne di Falciano del Massico, che deve rispondere di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. L’uomo, dopo la fine della relazione con la madre di sua figlia, ha continuato a perseguitarla, cercando intimidirla con messaggi e minacciato pure la madre della donna, arrivando a dare fuoco per ritorsione a 4 vetture di persone legate alla sua ex e parcheggiate davanti le rispettive abitazioni. Nella mattinata odierna, infatti, personale dei Carabinieri di Falciano del Massico e del Reparto Territoriale di Mondragone hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di G.F., classe 1994, ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia e di atti persecutori nei confronti della ex compagna convivente.
L’attività di indagine traeva origine dalla querela sporta proprio dalla ex compagna che, all’esito dell’ennesima aggressione subita dal convivente, decideva di raccontare tutto agli inquirenti, rappresentando un quadro di sistematiche violenze e vessazioni, protratte durante tutto l’arco della convivenza. Nel corso delle indagini, consistite prevalentemente nell’assunzione di testimonianze, veniva accertato che, in alcune circostanze, il compagno aveva colpito la donna con calci, pugni e schiaffi anche quando la stessa era in avanzato stato di gravidanza e, successivamente, anche quando la compagna teneva in braccio la figlia neonata, costringendola in più episodi ad allontanarsi di corsa dall’abitazione con la bambina, allo scopo di fuggire alle violenze.
Inoltre, dopo la decisione della donna di allontanarsi dall’abitazione, l’indagato, non accettando la fine della relazione, perseguitava la ex compagna, intimidendola con continui messaggi, sia direttamente che tramite la madre (dove la donna aveva trovato riparo), condotte culminate con l’incendio, per ritorsione, di 4 autovetture di proprietà di persone a loro legate e parcheggiate nei pressi della loro abitazione. L’uomo ora è rinchiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Articolo pubblicato il giorno 24 Giugno 2019 - 16:17