Castellammare di Stabia/Torre Annunziata. La polizia di Stato questa mattina ha eseguito 13 ordinanze di custodia cautelare. Il provvedimento eseguito ha disposto la custodia in carcere a carico di sette indagati, il divieto di dimora a carico di altri cinque e l’obbligo di presentazione alla PG a carico di un altro indagato. Roberto Cesaro, di anni 47 di Castellammare di Stabia, Cristian Gambardella di anni 42 di Castellammare di Stabia, Vincenzo Palumbo, di anni 54 di Castellammare di Stabia, Roberto De Pascale, di anni 37 di Castellammare di Stabia, Giuseppe Ferrara, di anni 51 di Castellammare di Stabia, Giuseppe De Pascale, di anni 31 di Castellammare di Stabia e Raffaele Cherillo, 38enne di Castellammare di Stabia, sono stati trasferiti in carcere dopo l’ordinanza emessa dal gip del tribunale oplontino ad esito di indagini coordinate e dirette da quest’Ufficio di Procura su un vasto fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina. Le indagini hanno consentito di individuare circa 600 episodi di cessione. La base dell’illecita attività è stata individuata nel Rione della Polveriera (Provolera) a Torre Annunziata ove era attivo un vero e proprio call center gestito da un noto pregiudicato torrese il quale smistava le numerosissime richieste telefoniche ai pusher che di volta in volta si occupavano della consegna a domicilio o in altri punti prestabiliti su un vasto territorio in Castellammare di Stabia e Penisola sorrentina. L’indagine è stata avviata dalla Procura della Repubblica a seguito di quanto emergeva ad esito di una precedente attività investigativa coordinata da quest’Ufficio in relazione ad un grave episodio di violenza sessuale aggravata dall’uso della cosidddetta “droga dello stupro” verificatosi in un noto ristorante del centro di Sorrento.
Articolo pubblicato il giorno 4 Giugno 2019 - 18:03