Diciotto anni di carcere per il nonno orco di Roccapiemonte ed 8 per sua figlia, è la richiesta avanzata dal pubblico ministero Palmieri del tribunale di Nocera Inferiore dove è in corso il processo. L’anziano, A.R. di 70 anni originario di Nocera Superiore, è accusato di abusi e violenze sessuali sulla nipotina di 10 anni e su di una amichetta più piccola, mentre la figlia, M.R.di Roccapiemonte, è ritenuta colpevole di mancata vigilanza e di essere stata a conoscenza delle violenze e di non aver fatto mai nulla per impedirle. L’arresto dei due risale al 16 agosto scorso, a far scattare le indagini, due anni prima, i sospetti di una giovane madre che abitava nello stesso stabile di A.R. L’uomo era da poco uscito dal carcere dove aveva scontato 8 anni di reclusione per aver abusato della propria figlia, la stessa che ora è accusata di non aver impedito a suo padre di ripetere le stesse aberranti azioni sulla nipotina. La vicina di casa aveva notato da subito gli strani comportamenti del figlio piccolino e preoccupata aveva denunciato il fatto alle assistenti sociali del Comune di Roccapiemonte che avevano subito provveduto ad informare, a loro volta, la locale stazione dei Carabinieri.
A determinare il buon esito delle indagini anche l’intervento delle maestre che si erano accorte di strani comportamenti manifestati dalle bambine, la nipotina del nonno orco e la sua amica di giochi, entrambe oggetto delle attenzioni particolari da parte dell’uomo. Il 70 enne è ancora in carcere mentre la figlia, scarcerata il primo settembre scorso, sta attendendo in libertà l’esito del processo. Il pm ha chiesto la dura condanna poiché il consulente nominato dal Tribunale, il dott. Imperatore, ha ritenuto il racconto dei testi non contraddittorio escludendo nella maniera più assoluta una possibilità di suggestione da parte di terzi.Il processo si è aggiornato al 7 giugno per la discussione degli avvocati dei due imputati.
Gustavo Gentile
Articolo pubblicato il giorno 1 Giugno 2019 - 10:11