Al Napoli Teatro Festival Italia 2019, opere ed eventi firmati da artisti emigrati che vivono e lavorano in Europa portano in scena i temi dellaย multiculturalitร , dellaย pluridentitร ย eย dellโapertura ai flussi culturali del mondo contemporaneo. Dalla Francia arrivano a Napoli, per presentare le loro nuove creazioni i registi sirianiย Waรซl Ali, Wael Kadourย eย Mohamad Al Rashi, il coreografo e danzatoreย Nidal Abdo, la scenografaย Bissane Al Charif, e ancora i danzatori marocchiniย Yassine e Youness Aboulakoul, il regista di origini marocchineย Mohamed El Khatib.ย Mentredal Libano, invece, il NTFI ospita il coreografoย Ali Charour.ย Unย focus interamente dedicato al mondo arabo, che la dodicesima edizione del Festival, diretta da Ruggero Cappuccio, inserisce nella sua ricca programmazione grazie anche alla partecipazione al progettoย Performances Beyond Two Shores, sostenuto dalla Commissione Europea nell’ambito del programmaย Europa Creativa; alla collaborazione conย La Francia in scena, stagione artistica dellโInstitut Franรงais Italia, realizzata dallโAmbasciata di Francia in Italia con il sostegno dellโInstitut Franรงais e della Fondazione Nuovi Mecenati; e al sostegnoย delย Goethe-Institut di Napoliย e delย Ministero Federale degli Affari Esteri di Berlino. A raccontare il focus, martedรฌย 18 giugnoย alleย ore 21.00ย in diretta dal Dopofestival del Giardino Romantico di Palazzo Reale, sarร ย Radioย Zazร ย – la trasmissione di cultura, societร e spettacolo, in onda suย Rai Radio 3ย – con i curatori della trasmissioneย Anna Antonelliย eย Lorenzo Pavoliniย e i conduttoriย Piero Sorrentinoย eย Lea Nocera, per un incontro aperto al pubblico con alcuni dei protagonisti della dodicesima edizione del Festival. Saranno ospitiย dellโappuntamento con Zazร dedicato alle nuove visioni della scena artistica post-migratoria,ย per la rubricaย Una finestra sul Mediterraneo:ย loย scrittore e regista sirianoย Wael Ali, che presenta in prima assoluta al NTFIย Sous un ciel basย ุชุญุช ุณู
ุงุก ููกุทุฆุฉย Under a low skyย (spettacolo in scena alla sala Assoli il 21 e il 22 giugno); la scenografa siro-palestineseย Bissane Al Charif, curatrice (insieme allโattrice e regista libanese Chrystรจle Khodr e al regista siriano Waรซl Ali) dellโinstallazione interattivaย Dans un jardin je suis rentrรฉe, in mostra a Palazzo Fondi fino al 22 giugno;ย Mohamad Al Rashi, coregista insieme a Wael Kadour (drammaturgo e regista siriano oggi rifugiato in Francia) e interprete diย Cronache di una cittร senza nome,ย che racconta la storia vera di una donna suicidatasi a Damasco nelย 2011, mettendo in luce la violenza intrinseca a un sistema politico, economico, religioso, instaurato e perpetuato da decenni (debutto nazionale – in scena a Galleria Toledo, il 20 e 21 giugno).ย Oltre ai protagonisti della creazione artistica mediterranea, lโincontro di Radio 3 Zaza ospiterร , per la prosa italiana in programmazione al NTFI,ย Elio De Capitani e Ferdinando Bruni, registi diย Angels in America (Si avvicina il Millennio e Perestroika)ย di Tony Kushner – travolgente maratona in due capitoli (debutto nazionale – in scena il 20 e il 21 giugno al Teatro Politeama) – eย Davide Iodice, ideatore, drammaturgo e regista deย La Luna, creazione a partire dai rifiuti, gli scarti, il rimosso di una collettivitร (debutto nazionale – in scena il 12, il 13 e il 14 luglio a Palazzo Fondi). Ancora grande occasione di confronto internazionale al NTFI รจ offerta dalย 17 al 22 giugnoย dal programma delย Gathering, (iniziativa realizzata nellโambito del progettoย Performance beyond two shoresย di Europa Creativa), che propone lo scambio tra artisti arabi in Europa con lโobiettivo di dare visibilitร a quattro giovani performer contemporanei e di metterli in contatto con rilevanti realtร artistiche europee: saranno a Napoli i siriani Anis Hamdoun e Wihad Suleiman che oggi vivono in Germania, lโegiziana Sara Shaarawi che vive a Glasgow e la scrittrice e attrice Dounia Mohammad nata in Europa, a Bruxelles. Il calendario di attivitร delย Gathering, curato in partnership con il Dipartimento di Asia, Africa e Mediterraneo dellโUniversitร degli Studi di Napoli L’Orientale, prevede due incontri aperti al pubblico: ilย 18 giugno (ore 16.00) presso la Sala conferenze di Palazzo Coriglianoย lโincontro dal titoloย Riflessioni sull’esilio: l’esperienza del teatro arabo in Europa, partecipano oltre gli artisti coinvolti, Lea Nocera, a coordinare lโevento sarร Monica Ruocco; ilย 19 giugno (ore 19.00) nel Giardino romantico di Palazzo Realeย secondo incontro in programma dal titoloย Scene con(temporanee): il teatro arabo in Europa,ย oltre gli artisti presenti, interviene Gennaro Gervasio, coordina Monica Ruocco.ย Il progetto di Europa Creativaย Performance beyond two shores, proseguirร in futuro, in una fase successiva, durante gli altri Festival partner: festival Les Rencontres ร l’รฉchelle – Mersiglia; Shubbak festival – Londra; Weimar art festival – Weimar; Palais des Beaux Arts Bozar – Bruxelles; Dancing on the Edge festival – Amsterdam.
GLI SPETTACOLI del MONDO ARABO al NTFI
Dedicato alle nuove visioni della scena artistica post-migratoria, รจย Cronache di una cittร senza nomeย diย Wael Kadourย eMohamad Al Rashi,ย in scena ilย 20 giugnoย ore 19 e ilย 21 giugnoย ore 21alla Galleria Toledo. Il lavoro รจ basato su una storia vera avvenuta a Damasco allโinizio della rivoluzione: il suicidio di una giovane donna in una notte dโestate del 2011. Il regista e drammaturgo Wael Kadour โ formatosi allโIstituto superiore di arti drammatiche di Damasco, oggi rifugiato in Francia โ, evocando certi aspetti della societร siriana prima e dopo la rivoluzione, mette in luce la violenza intrinseca al sistema politico, economico, religioso del suo Paeseย capace di annichilire qualsiasi speranza di sogno e di futuro. La piรจce non documenta lโincidente, ma si pone una domanda: come ha potuto una siriana non sapere quello che stava succedendo nel suo paese, quando il movimento rivoluzionario rischiava di far cadere il regime? Lo spettacolo รจ realizzato in collaborazione con La Francia in scena, con il sostegno finanziario del Goethe-Institut di Napoli e del Ministero Federale degli Affari Esteri di Berlino.
Ilย 21 giugnoย (ore 21) alla Sala Assoli รจ previsto il debutto assoluto diย Sous un ciel basย ุชุญุช ุณู
ุงุก ููกุทุฆุฉย Under a low skyย diย Waรซl Ali, scrittore e regista siriano classe 1979. Ali porta in scena il personaggio di Jamal, un documentarista siriano quarantenne, che vive in Francia da diversi anni, ossessionato dalla perdita del proprio passato: i luoghi della sua giovinezza sono scomparsi, coloro che componevano il suo mondo si sono trasferiti altrove. Si sente intrappolato dallโidea che questo gli impedisca di creare: ยซcome posso guardare il presente se non ho piรน un passato?ยป Parte cosรฌ per un viaggio che รจ il tentativo di restaurare la sua storia. Replica ilย 22 giugnoย ore 19.
Lo spettacolo รจย realizzato allโinterno del progettoย Performance beyond two shores, sostenuto dalla Commissione Europea nellโambito del Programma Europa Creativa di cui il NTFI fa parte ed รจ programmato in collaborazione con La Francia in scena. Dopo il debutto a Napoli,รจ previstala tournรฉe dello spettacolo nei festival partner del progetto: festival Les Rencontres ร l’รฉchelle – Mersiglia; Shubbak festival – Londra; Weimar art festival – Weimar; Palais des Beaux Arts Bozar –ย Bruxelles; Dancing on the Edge festival – Amsterdam.ย Nella Sezione Mostre, sarร in esposizioneย fino al 22 giugnoย a Palazzo Fondi, lโinstallazione interattivaย Dans un jardin je suis rentrรฉe, realizzata dalla scenografaย Bissane Al Charifย (Palestina-Siria) insieme allโattrice e regista libanese Chrystรจle Khodr e al regista siriano Waรซl Ali. Lโistallazione indaga le prime esperienze sessuali e la scoperta dellโintimitร vissute durante il tempo di guerra e di pace, partendo da memorie di adulti che hanno vissuto lโadolescenza in Palestina, Libano, Iraq e Siria. Il pubblico รจ invitato a rivivere queste storie attraverso uno spazio interattivo nel quale il suono รจ diffuso nellโaria, in unโesperienza immersiva nelle memorie di individui che ricordano il loro โparadiso perdutoโ.
Lโevento รจ programmato in collaborazione con La Francia in scena. Ancora dalla Francia, arriva a Napoli in prima nazionale, dopo la rivelazione al Festival di Avignone 2015, lo spettacoloย Finir en beautรฉย diย Mohamed El Khatib, artista francese di origini marocchine ideatore del collettivo Zirlib, luogo di incontro e ricerca di performer, danzatori, cineasti, musicisti di formazione e orizzonti diversi. Il suo lavoro, in scenaย 25 giugnoย ore 21 e ilย 26 giugnoย ore 19 alla sala Assoli, prende spunto da interviste, email, sms, documenti amministrativi e altre fonti reali, attraverso cui (ri)costruisce in scena, il racconto di un lutto: la morte di sua madre.ย ยซDurante la mia ricerca, originariamente intitolataย Conversazioneย โ racconta Mohamed El Khatib โ, dovevo indagare il passaggio dalla lingua madre (lโarabo) alla lingua teatrale, attraverso interviste realizzate con mia madre. Il 20 febbraio 2012, il suo decesso ha sconvolto le mie intenzioni.ย Finir en beautรฉย tenta di esplorare le modalitร di dialogo a partire dalla nozione di maceria: le macerie di una relazione, di una storia, di un paesaggio, di tutto quello che resterร di noiยป. Lo spettacolo รจ programmato in collaborazione con La Francia in scena. Per la scena internazionale della danza, dopo il successo del coreografoย Ali Charourย ย dello scorso 14 giugno sul palco del teatro Politeama con il nuovo lavoroย Night (Layl), si darร voce al dramma siriano inย Et siย demainย del coreografo e ballerinoย Nidal Abdoย dellโAtelier des artistes en exil. Ilย 17 giugnoย ore 21 al Teatro Nuovo, il Collectif Nafass presenta in prima nazionale la nuova creazione di Nidal Abdo, anche in scena con i danzatori Samer Al Kurdi, Alaaeddin Baker, Maher Abdul Moaty. Il lavoro parte da alcune domande fondamentali per chi proviene da un Paese in guerra: perchรฉ io, perchรฉ noi, perchรฉ lโUomo? Queste interrogativi hanno spinto la compagnia Nafass a creareย Et si demain, uno spettacolo di danza contemporanea che indaga ricordi, privazioni, dolori, emozioni raccontati attraverso il linguaggio del corpo โ che diventa linguaggio dellโanima โ grazie ai quattro danzatori siro-palestinesi.ย Lo spettacolo รจ programmato in collaborazione con La Francia in scena. Dalla Francia, arriva lo spettacoloย Hadraย diย Alexandre Roccoliย conย Hadra, in scena ilย 2 e 3 luglioย Museo Diocesano presso la Chiesa di Santa Maria Donnaregina Vecchia. Inizialmente ideato per il danzatore marocchino Yassine Aboulakoul e poi affiancato dal fratello Youness, il lavoro si concentra sulla potenza del desiderio di danzare. Per Hadra, solo creato nel 2017 al Musรฉe de lโHistoire de lโImmigration, Roccoli prende ispirazione dalle danze di possessione diffuse sia nel Marocco delle confraternite gnawa ma anche in certe culture contemporanee urbane, dallโhip hop alla musica house. Utilizzando la ripetizione dei movimenti e dei suoni, lโartista produce unโestetica circolare, ipnotica e magnetica in cui il corpo รจ colto dalle vertigini della danza.ย Lo spettacolo รจ programmato in collaborazione con La Francia in scena.
Articolo pubblicato il giorno 17 Giugno 2019 - 17:44