Napoli. Un sabato infernale, un sabato di ordinaria follia nella zona collinare e nel centro storico della città. Tre epidosi che vede come protagonisti baby gang. Mentre in via Scarlatti un gruppo di ragazzini ha scatenato il panico sparando alcuni colpi a salve nella movida di Piazza Vanvitelli, ieri sera in piazza dell’Immacolata si è sfiorata la tragedia. Qui le risse sono all’ordine del giorno durante il fine settimana. Sabato sera, l’ennesimo scontro tra giovanissimi per futili motivi ha portato al fuggi fuggi generale quando alcuni dei contendenti hanno tirato fuori delle pistole e minacciato di sparare ai rivali. Tra le urla generali, qualcuno ha avuto la lucidità di chiamare subito i carabinieri che però quando sono giunti in piazza con tre autopattuglie hanno potuto solo raccogliere qualche testimonianza dal momento che i ragazzi coinvolti nella rissa erano già scappati. Due settimane fa, dopo un’altra rissa in piazza Immacolata, i residenti avevano chiamato la polizia con lo stesso esito. All’arrivo dei poliziotti i ragazzini scapparono e ci fu un nulla di fatto. Chi abita in piazza ha segnalato più volte la presenza di ragazzini scalmanati e violenti, che si ubriacano, utilizzano stupefacenti e bloccano la circolazione delle auto parcheggiando in doppia fila e sui marciapiedi. “Finché non ci sarà un presidio fisso delle forze dell’ordine nel week end non cambierà nulla e di questo passo prima o poi ci scapperà il morto”, commenta un residente. “Qui di notte non dormiamo più – aggiunge – perché orde di ragazzini creano il panico e impediscono anche ai camion della spazzatura di prelevare i rifiuti. Questi iniziano a bussare ma nessuno rimuove le auto e i motorini in divieto di sosta o doppia fila perché i vigili non si vedono mai nel week end”. “Personalmente ho paura anche a servire un cocktail a questi ragazzi – svela un barista – perché spesso si rivolgono in tono minaccioso e cercano la rissa. Le forze dell’ordine arrivano tardi ma dovrebbero essere qui in maniera fissa finché la situazione non si calma”. Qualche ora più tardi nel centro storico un altro gravissimo episodio. Tre ragazzi volevano trascorrere un sabato sera di festa nell’affollato centro storico di Napoli, ma la loro movida è finita all’ospedale dopo un brutale pestaggio. Le tre vittime, tra i 23 e i 20 anni, provenienti da un comune della provincia, non hanno saputo descrivere il volto di chi li ha aggrediti senza motivo: era, raccontano nella denuncia, un gruppo “di una trentina di ragazzi tra i 14 e i 18 anni”. Insomma un branco, più che una baby gang: in ogni caso uno dei gruppi di balordi che periodicamente tornano alla ribalta delle cronache per gesti di violenza insensati. Stavolta non sembra esserci stato nemmeno un ‘futile’ motivo alla base dell’aggressione: le tre vittime stavano percorrendo vicolo dei Carrozzieri, nella centralissima zona Monteoliveto a poca distanza da via Toledo, quando hanno incrociato il gruppo dei violenti. Uno spintone, una parola di troppo, e subito il branco ha sopraffatto i tre giovani. Calci, pugni, anche quando i bersagli erano al suolo e imploravano di smettere. Per le vittime e’ stata necessaria il ricorso all’ ospedale: le loro ferite variano dal trauma cranico lieve a quello facciale, con prognosi tra i sette e i quindici giorni. Tutti e tre sono stati dimessi.Due anni fa Napoli fu scossa per alcuni mesi da un’ondata di violenza con protagoniste bande di giovanissimi: numerosi accoltellamenti il sabato sera, il ferimento senza motivo del 17enne Arturo, rimasto a lungo tra la vita e la morte in ospedale, fino all’uccisione – marzo 2018 – di una guardia giurata all’esterno della stazione della metropolitana, colpita a morte da tre minorenni che volevano impossessarsi della sua arma. Il rafforzamento dei controlli, il varo di una strategia interforze e altre iniziative hanno ridotto il numero degli episodi gravi, ma la questione baby gang resta, a Napoli, sospesa tra la priorita’ e la vera e propria emergenza. Lo dimostrano gli episodi della scorsa notte, ne e’ consapevole il nuovo questore di Napoli, Alessandro Giuliano, insediatosi ieri al posto di Antonio De Iesu, promosso vicecapo della Polizia.
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