Napoli. E’ stato condannato a 17 anni di reclusione Alfredo Galasso il 31enne reo confesso per l’omicidio Raffaele Perinelli, il giovane calciatore di Napoli accoltellato dopo una lite davanti a un circolo ricreativo di Miano, il 6 ottobre del 2018. Per Galasso il pm aveva richiesto una condanna a 30 anni di reclusione. Il processo si é celebrato con rito abbreviato davanti al gup Pietro Carola., Galasso era reo confesso e nell’udienza del 12 aprile scorso aveva chiesto scusa in aula alla famiglia del giovane calciatore di Miano.. Lello Perinelli, 21 anni, morì l’8 ottobre 2018, accoltellato al cuore dall’omicida 31enne per una lite che risaliva a otto giorni prima. I due facevano parte dello stesso gruppo di amici. Dal giorno del diverbio, Galasso era uscito di casa con un coltello dalla grande lama, mai ritrovato. Quando i due si incontrarono di nuovo per strada, volarono parole grosse, e Galasso estrasse il coltello e uccise Perinelli. Nel corso del processo l’avvocato Enrico Di Finizio per la parte civile Perinelli ha argomentato molto sulla premeditazione e ciò per ottenere l’ergastolo insistendo sul dolo diretto. La difesa, rappresentata dagli avvocati Luca Gagliano e Rocco Maria Spina, ha discusso praticamente su tutta la vicenda partendo dalla lite della settimana precedente e dimostrando come il contesto ambientale della vicenda era di estrema paura intorno al Galasso al punto da far cadere i futili motivi.
Il Gup aderendo alla ricostruzione della difesa ha escluso i futili motivi ma non ha concesso le attenuanti generiche, condannando a 17 anni Galasso. Sia il pm che la parte civile hanno preannunciato appello non soddisfatti della pena che ritengono bassa. La difesa preannuncia appello per escludere sia la recidiva che per avere le generiche. Momenti di tensione in aula tra la famiglia di Perinelli e l’imputato che ha pianto per tutta l’ultima udienza avendo preso coscienza di quello che aveva fatto e cioè quello di uccidere una ragazzo che conosceva.
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