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Napoli, il sindacato Fials: ‘Il San Giovanni Bosco non è solo camorra’

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Napoli. Il responsabile sindacale della Fials dell’Asl Napoli 1, Lello Pavone ha inviato una lettera aperta al Presidente della regione Campania e al Commissario Straordinario Asl Napoli 1 in merito all’ospedale san Giovanni Bosco. Scrive Pavone: ‘Il San Giovanni Bosco non è solo quello visto in TV o quello che è stato descritto sui giornali, il San Giovanni Bosco è un grande e storico ospedale di napoli che negli anni ha sempre garantito le risposte sanitarie e l’assistenza a migliaia e migliaia di cittadini, offrendo la sua opera in quartieri popolosi e difficili, riuscendo a diventare un punto di riferimento per la cittadinanza, con numeri e statistiche inferiori solo al grande Cardarelli , con eccellenze invidiate in tutta Italia, un ospedale completo che ha saputo svolgere la sua missione nonostante gli anni che passavano , nonostante le deficienze strutturali che negli anni si sono acuite, nonostante la carenza di personale , nonostante l’apertura del ospedale del mare dove molte professionalità sono state trasferite, insomma nonostante le tante difficoltà e nonostante tutto quello visto e ascoltato in questi giorni il San Giovanni Bosco, ha continuato a fare al meglio il proprio lavoro e il proprio ruolo soprattutto grazie all’opera di tutti quei professionisti, di tutti quegli operatori , medici infermieri , organizzazioni sindacali e di tutti quegli uomini e donne che tra mille difficoltà , le continue aggressioni , il demansionamento , la carenza di personale e lo stress da lavoro correlato accumulato negli anni, hanno sempre garantito la migliore assistenza possibile ai cittadini , anche quando si è trattato di non avere paura e di denunciare quello che stava accadendo all’interno del presidio come nel caso delle formiche , denunciando e portato alla ribalta dell’opinione pubblica senza avere paura di quel sistema camorristico che voleva e vuole che tutto rimanga uguale e immobile, con buona pace del management aziendale e dei vari direttori e dirigenti, che la magistratura facendo il suo corso ci dirà se sapevano e perché al contrario degli Infermieri non hanno denunciato. Ecco perché chiediamo al presidente della regione Campania di lanciare un appello a tutti i lavoratori della sanità, costretti a lavorare in queste condizioni è che nonostante tutto stanno cercando con enormi sacrifici di portare avanti la disastrata sanità napoletana, e allo stesso tempo chiediamo al nuovo commissario straordinario Ingegnere Verdoliva di continuare la sua opera di cambiamento all’interno dell’azienda Asl Napoli 1 Centro la più grande d’Europa , e di farlo con ulteriore coraggio e decisione è di buttare fuori dai nostri ospedali così come ha fatto la magistratura e le forze di polizia, la camorra dai nostri ospedali , soprattutto liberare i nostri presidi dalla camorra che non spara quella fatta da convivenze, complicità, favoritismi sprechi, privilegi e clientelismo , che molto spesso albergano ancora oggi soprattutto nel management , non a caso la Napoli 1 fu definita il cancro di Napoli solo che oggi finalmente si sta scoprendo la verità , che le cellule cattive, non erano gli operatori e i lavoratori. Noi come organizzazione sindacale siamo pronti ad affiancare , aiutare e sostenere il nuovo commissariamento denunciando tutte le cose che non vanno, e per dare il nostro contributo per migliorare la sanità offerta ai nostri cittadini Sicuri di un vostro riscontro porgiamo distinti saluti”.


Articolo pubblicato il giorno 28 Giugno 2019 - 07:21

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