“E’ stato comunicato per vie mediatiche che domani si terranno le esequie di mio padre. Non è vero”. Lo scrive su Facebook Rossella Padolino, la figlia di Rosario Padolino, il commerciante morto, lo scorso sabato, in via Duomo, a Napoli, a causa della caduta di pezzi di cornicione da un palazzo. I funerali, fa sapere la figlia, avverranno “non prima del fine settimana”. Nel post la ragazza chiede di “rispettare il nostro silenzio ed il nostro dolore. In silenzio”. Sulla tragedia è intervenuto oggi anche il presidente di Confcommercio di Napoli Massimo Vernetti: “Non solo la strada va messa in sicurezza con i tanti palazzi abbandonati in condizioni fatiscenti, ma abbiamo intenzione di farci carico con tutti i soggetti istituzionali di eventi, iniziative, proposte concrete per restituire questa antica zona della città al ruolo che gli compete. Servono interventi economici, di tipo organizzativo, ma anche la promozione dell’area attraverso manifestazioni che vedano protagonisti i commercianti. Confcommercio intende essere in prima fila in questa azione che deve partire immediatamente e abbiamo già contattato la Curia di Napoli e presto incontreremo anche i responsabili dei musei e dell’amministrazione comunale per mettere insieme le forze necessarie affinché da questa tragedia possa nascere un rinnovamento per via Duomo. Lo dobbiamo a Rosario Padolino, lo dobbiamo alla sua famiglia e lo dobbiamo alla città intera”. E’ questo l’appello di Massimo Vernetti che si é detto pronto ad “ogni azione necessaria per mettere in atto questi cambiamenti attraverso una proposta organica per l’area anche dal punto di vista urbanistico visto che nei prossimi mesi è possibile immaginare molti cambiamenti per la chiusura anche dei cantieri che da anni incidono sulla zona a ridosso di via Duomo e del corso Umberto. Non vanno poi trascurati i controlli e se necessario anche Confcommercio metterà in campo le proprie professionalità e le proprie relazioni per aiutare a garantire una maggiore sicurezza. Non solo non si può morire passeggiando in una via del centro ma non si può veder morire una zona cosi’ centrale della città senza fare nulla”. Cercare di capire se quella rete, che non ha retto, sia stata fatta collocare, tempo fa, dopo una diffida da parte degli organi preposti (Comune, Vigili del Fuoco, etc. etc.): si stanno concentrando anche su questo aspetto gli inquirenti della Procura di Napoli che indagano sulla morte del commerciante Rosario Padolino, 66 anni, colpito da un pezzo di cornicione sabato mentre camminava lungo via Duomo. Il commerciante era particolarmente noto in quella zona di Napoli e non solo, per l’impegno profuso alla riqualificazione di quella parte della città dove aveva un negozio. Il fascicolo, nel quale, per il momento, si ipotizzano i reati di crollo e omicidio colposi, è stato affidato al sostituto procuratore Stella Castaldo, della VI sezione (“Lavoro e Colpe Professionali”, coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio), competente per materia, ma la vicenda è seguita con particolare attenzione anche dal procuratore Melillo. Carabinieri e la Polizia Municipale di Napoli, delegati dalla Procura, stanno acquisendo documentazione e ascoltando alcune persone informate sui fatti, per ricostruire l’accaduto. In corso anche l’identificazione di tutti i proprietari delle abitazioni dei palazzi coinvolti. Secondo quanto si è appreso la rete sarebbe stata fatta collocare qualche anno fa, non è chiaro se su decisione autonoma dei condomini o se dopo una formale richiesta.
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