Napoli. I carabinieri tornano all”ospedale San Giovanni Bosco, quello del scandalo delle formiche.E’ accaduto ieri sera perché mancavano chirurghi in Pronto Soccorso e gli internisti e gli infermieri hanno chiamato i carabinieri per far segnalare la cosa e far richiamare in servizio il chirurgo reperibile visto che no riuscivano a far fronte agli arrivi di degenti traumatizzati. Un fatto gravissimo su cui è stata aperta un’inchiesta e che pone all’attenzione dei vertici dell’Asl Napoli 1 la disorganizzazione ospedaliera e la mancanza di personale. In pratica è accaduto quello che tutti temevano ma che dopo ieri sera si è scoperto accade spesso anche all’ospedale san Paolo. In pratica i due medici chirurghi smontanti al pronto soccorso ( è obbligatorio la loro presenza durante il servizio) alle 20 sono andati via pur sapendo che di notte non c era nessuno che copriva il turno. Quella di ieri è stata una serata particolarmente affollata di arrivi anche di persone traumatizzate al Pronto soccorso e che necessitavano di cure di chirurghi. A quel punto, per evitare problemi con gli stessi pazienti oppure con i familiari degli assistiti, non sapendo a chi rivolgersi i medici internisti e gli infermieri del pronto soccorso hanno chiamato i carabinieri. I militari che hanno raccolto la testimonianza di quelli del pronto soccorso hanno annotato i due nomi dei due chirurghi smontanti e hanno chiamato la chirurgo reperibile per il reparto di chirurgia generale e farle fare il turno di guardia al pronto soccorso. La cosa naturalmente ha causato molto malumore tra i dipendenti dell’ospedale che segnalano come i dipendenti del san Giovanni Bosco manche di altri ospedali siano ridotti all’osso e che non si riesce a coprire tutti i turni.”E’ un fatto gravissimo- sostengono i componenti del gruppo ‘Noi contro la malasanità’- che un pronto soccorso rimanga sguarnito di chirurghi. La responsabilità di questa situazione è tutta del direttore sanitario ma anche dei due che hanno abbandonato il posto di lavoro pur sapendo che dopo di loro non vi era nessuno. Chiediamo che il direttore Ciro Verdoliva prenda provvedimenti seri e risolva questa problema della mancanza di personale prima che accada qualche fatto grave. Così come hanno accontentato, per evidenti ragioni politiche, chi ha voluto lasciare gli ospedali di frontiera adesso trovino le soluzioni per rimpiazzare il personale mancante. Quanto accaduto ieri sera è una vergogna”.
Articolo pubblicato il giorno 4 Giugno 2019 - 20:54