La storia del quartiere Bagnoli di Napoli come sito industriale inizia nel 1904, con la legge per l’industrializzazione della città che spalancò la porta alla siderurgia, attività poi spentasi nel corso dei decenni. Esattamente novant’anni dopo, nel 1994, arrivò dal Cipe la prima delibera che ordinava la bonifica e il risanamento ambientale dell’area; a occuparsene avrebbe dovuto essere dapprima l’acciaieria Ilva, poi la società di scopo Bagnoli Spa, infine la società di trasformazione urbana a partecipazione pubblica Bagnolifutura. Ma le bonifiche attendono ancora: nel frattempo ci sono diverse condanne da parte della magistratura tra le ultime quella del Tribunale di Napoli (di primo grado) per la mancata bonifica dell’area di Bagnoli e dell’ex Italsider – che dal 2000 è un Sin, Sito d’interesse nazionale – con sei condanne per la mancata bonifica dell’area, con disastro ambientale e truffa come principali reati contestati.
“Ancora una volta – commenta Giuseppe Alviti portavoce ufficiale di Identità meridionale – la magistratura deve sostituirsi alla politica. Assistiamo a un copione che in Campania si ripete ogni qualvolta si parla di bonifiche di siti contaminati. Ieri le discariche dell’ecomafia, oggi Bagnoli, ma con un unico comune denominatore: la bonifica nella nostra regione è una lontana chimera dove corruttela, sprechi e inquinamento la fanno da padrone. Le sentenze di condanna rappresentano l’epilogo di un’annosa vicenda che vede ancora ferite mai rimarginate su quel territorio, bonifiche mai realizzate e partite con grande ritardo”. Il sindacalista é entrato a far parte de L’Osservatorio Nazionale Amianto. ONA ONLUS è un’associazione di utilità sociale che “promuove e tutela la salute, la solidarietà sociale, l’assistenza morale e materiale delle vittime dell’amianto e degli altri patogeni e dei loro famigliari e i lavoratori esposti ad amianto e ad altri rischi professionali” (così accreditata presso il Ministero della Salute nell’elenco in rete del volontariato della salute). Il nostro fine dunque è quello di tutelare la salute con la prevenzione. La finalità dell’associazione è anche quella di permettere la diagnosi precoce delle patologie asbesto correlate e delle altre patologie per poterle curare nel modo più efficace e per permettere alle vittime di ottenere la tutela dei loro diritti. I cittadini possono comunque chiedere assistenza all’associazione con lo Sportello Nazionale Amianto.
Articolo pubblicato il giorno 7 Giugno 2019 - 15:35