Napoli. “Si è chiusa poco dopo mezzogiorno in piazza Matteotti con le conclusioni di Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil, la manifestazione per lo sciopero generale unitario dei metalmeccanici indetto da Fim, Fiom e Uilm. Oltre 20mila le lavoratrici e i lavoratori che hanno partecipato al corteo partito da piazza Mancini. Sono arrivati da tutte le regioni del Sud. Da Roma a Reggio Calabria. Dalle isole, Sicilia e Sardegna. Dall’Abruzzo, dalla Puglia, dalla Basilicata, dal Molise e dalla Campania”. Lo dichiara in una nota Massimiliano Guglielmi, segretario generale Fiom-Cgil Campania.”L’immenso corteo per le vie del capoluogo campano è stato aperto dai lavoratori della Whirlpool di Napoli che, in questi giorni, difendono il loro lavoro con determinazione. Con la consapevolezza che un pezzo importante e di eccellenza dell’industria partenopea va difeso ad ogni costo dalle logiche di delocalizzazione delle multinazionali.Donne e uomini di tante realtà metalmeccaniche campane che rinunciando ad 8 ore di salario hanno chiesto al Governo e alle aziende: Futuro per l’industria, lavoro e tutele”, ha aggiunto. “Caserta, Avellino, Salerno sono i territori che in questi anni hanno pagato il prezzo più alto in termini di desertificazione industriale. Almeno 15 pullman sono arrivati soltanto da queste Province campane – ha concluso – Tantissimi i lavoratori degli appalti. Persone che negli ospedali e negli enti pubblici non si vedono ma lavorano quotidianamente parchè vengano garantiti tutti i servizi essenziali”.”Oltre 20mila metalmeccanici che hanno chiesto a gran voce di cambiare verso, per davvero. Non c’è più tempo. Il Sud non ha più tempo. Una certezza, però è stata lanciata da piazza Matteotti, in questa giornata più calda del mese. Se non dovessimo essere ascoltati, ancora una volta andremo avanti con la lotta e con le mobilitazioni”, ha concluso.
Articolo pubblicato il giorno 14 Giugno 2019 - 17:31