Il consigliere comunale del Pd di Marcianise, Dario Abbate ha pubblicato una lunga nota sulla vicenda della querela da parte del primo cittadino di Marcianise, Antonello Velardi e della successiva condanna del giornalista televisivo Pino Grazioli: “Ho ascoltato, con un forte senso d’angoscia, il video pubblicato da un giornalista Pino Grazioli, destinatario di un provvedimento di giustizia della Procura della Repubblica su denuncia del sindaco di Marcianise. Pino Grazioli è quella persona che, alcuni mesi orsono, prestò assistenza ad una donna sfrattata dal Comune di Marcianise perché occupante, forse abusivamente, un alloggio pericolante di proprietà del Comune medesimo.
Quella persona, indigente, gravemente ammalata e rimasta senza alcun sostegno, trascorse vari giorni sdraiata all’addiaccio (faceva veramente freddo) su una panchina della Città nella totale indifferenza della principale Istituzione pubblica della Città, della gente e, per onore della verità, anche di molti di noi dell’opposizione (e di ciò faccio pubblica ammenda).Grazioli rimase a fianco della signora per tre giorni e tre notti cercando un aiuto o anche un piccolo sostegno attraverso una seguitissima diretta facebook nel corso della quale, probabilmente, utilizzò anche toni pesanti.
Sta di fatto che la sua eroica ma solitaria azione incontrò la caritatevole solidarietà del coraggioso parroco del Duomo di Marcianise, don Paolo Dello Stritto, il quale si offrì di ospitare la donna in un alloggio dove potersi riparare dal rigidissimo inverno in corso. Nessuno del Comune di Marcianise intervenne: non lo fece, sopratutto, colui che, in questo momento, ha la responsabilità del governo della Città e che, per dovere pubblico, dovrebbe essere al fianco di tutti i suoi concittadini essendone “il primo cittadino”. Probabilmente, come sua abitudine, considerò quello sfratto come un’azione di cui andar fieri: sta di fatto che non risultano provvedimenti di sostegno alla donna.
Non so cosa sia successo dopo, ma il signor Grazioli, nel suo video di ieri, riferisce di aver ricevuto per quei fatti – ribadisco eroici – una denuncia da Velardi che ha indotto la Procura della Repubblica a emettere un decreto penale di condanna a circa 190 giorni di reclusione e a circa 5000 di ammenda. Non commento il provvedimento della Magistratura non conoscendone i contenuti, ma giudico quanto accaduto una grave ingiustizia per Pino Grazioli al quale vanno la mia assoluta solidarietà e il mio sostegno.
Nell’epoca in cui impera un cieco egoismo, il gesto di Pino Grazioli dovrebbe essere definito un atto di eroismo da emulare e non da condannare. E’ in gioco la nostra civiltà.
P.S.: la persona in questione, signora P., continua ad alloggiare nell’abitazione posta a disposizione da don Paolo. Per ragioni organizzative della parrocchia, a breve, sarà costretta a lasciarla e, perciò, è alla ricerca di una nuova sistemazione. Ha chiesto anche il mio aiuto e, per quanto nelle mie possibilità, cercherò di esserle vicina.
Tuttavia Lei ha bisogno del sostegno della nostra Comunità, di quella grande comunità di uomini e donne che è la Città di Marcianise”.
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