“Dalle attivita’ di indagine e’ emerso che Arata ha portato in dote alle iniziative imprenditoriali con Nicastri gli attuali influenti contatti con esponenti del partito della Lega, effettivamente riscontrati e spesso sbandierati da Arata medesimo”. Lo scrive il gip di Palermo nella misura cautelare che ha disposto l’arresto di Paolo Arata, ex consulente del Carroccio ed ex deputato di Fi, del figlio e dell’imprenditore alcamese Vito Nicastri finito in manette col figlio Manlio. Per tutti l?accusa e’ di corruzione, intestazione fittizia di beni e autoriciclaggio. Per i pm di Palermo Arata e Nicastri, ritenuto vicino al boss latitante Matteo Messina Denaro, sono soci in affari. “Arata ha fatto tesoro della sua precedente militanza politica, in Forza Italia, – scrive il gip – per trovare canali privilegiati di interlocuzione con esponenti politici regionali siciliani ed essere introdotto negli uffici tecnici incaricati di valutare, in particolare, i progetti relativi al bio-metano”.
Articolo pubblicato il giorno 12 Giugno 2019 - 13:59