Tutti in piedi per Larissa Iapichino sulla tribuna di Agropoli. Un crescendo di risultati e di emozioni per la figlia di Fiona May, un talento che infiamma il pubblico e riscrive i record nazionali giovanili. Nessuna italiana aveva mai saltato cosi’ lontano, non solo tra le allieve ma anche tra le juniores. Con una misura di vertice nella fascia di eta’ superiore, quella under 20, anche a livello internazionale: e’ la migliore prestazione al mondo di categoria in questa stagione, sorpassando il 6,61 della svedese Tilde Johansson. Il primato italiano resisteva dal 31 luglio 1998, quando Maria Chiara Baccini atterro’ a 6,55 per il bronzo iridato juniores ad Annecy. Se la genetica non e’ un’opinione, Larissa e’ la figlia di Fiona May, due titoli mondiali e due argenti olimpici proprio nel salto in lungo, e di Gianni Iapichino, ex primatista italiano dell’asta, ma anche valido lunghista nella sua carriera (7,95 di record personale). Diciassette anni da compiere il 18 luglio, la toscana dell’Atletica Firenze Marathon e’ allenata da Gianni Cecconi e Ilaria Ceccarelli. Oggi ha ‘battuto’ la mamma di 37 centimetri, visto che alla sua stessa eta’ Fiona aveva come ‘personal best’ 6,27. Come in un film, la gara e’ un continuo avvicinamento al record, spostando sempre piu’ in avanti il limite personale. Dopo il 6,39 di ieri in qualificazione, al primo turno di finale c’e’ subito un nuovo progresso con 6,44 seguito da un 6,49. Tutta di grande valore la sua serie, perche’ al terzo tentativo coglie un 6,32 e al quarto va ancora oltre il suo precedente personal best con 6,42. In chiusura, altri due upgrade. Record sfiorato di un centimetro al quinto salto con 6,54 ma l’impresa e’ nell’aria, finche’ si concretizza al sesto e ultimo ingresso in pedana: 6,64 e gli spettatori si esaltano in una standing ovation da brividi. Applausi anche per Chiara Smeraldo, tre centimetri di personale con 6,12, terza Arianna Battistella a 5,87. “Mi sembra impossibile, non riesco a realizzare cosa ho fatto – dice Larissa Iapichino dopo la gara, con un chiaro accento toscano -. La verita’ e’ che il 6,54 al quinto salto mi ha lasciata un po’ perplessa, mancava un solo centimetro al record italiano e non poteva finire cosi’. In quel momento mi sono detta: ‘Larissa, hai l’ultimo tentativo, hai gia’ vinto il tuo titolo, divertiti, corri in spinta, stacca e chiudi bene per rubare qualche centimetro’. E’ arrivata la misura e non ci credevo! Oggi ho fatto una serie, a mio parere, mostruosa. Il 6,44 mi ha fatto capire che era la giornata giusta, che oggi si saltava lontano”. “Finora avevo fatto solo ‘garacce’, con pochi salti, o col maltempo – continua -. Spesso in gara mi sono ritrovata stanca e scarica, perche’ ho dovuto studiare parecchio e dormivo poco. A scuola quest’anno mi hanno spremuta per bene, ma sono sopravvissuta e tenevo tantissimo a questi campionati italiani. Ora penso ai 100 ostacoli di domani e magari a una bella maglia azzurra”.
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