La comandante della SeaWatch, Carola Rackete, portata via poco fa dalla Guardia di Finanza, e’ in stato d’arresto. L’accusa nei suoi confronti, secondo quanto si apprende, e’ violazione dell’Articolo 1100 del codice della navigazione: resistenza o violenza contro nave da guerra, che prevede una pena dai tre ai 10 anni di reclusione. “Il comandante o l’ufficiale della nave, che commette atti di resistenza o di violenza contro una nave da guerra nazionale, e’ punito con la reclusione da tre a dieci anni. La pena per coloro che sono concorsi nel reato e’ ridotta da un terzo alla meta'”: questo il testo dell’Articolo 1100 del codice della navigazione.’Scontro’ tra opposte fazioni sul molo di Lampedusa dopo che la Sea Watch ha violato il divieto d’ingresso e ha attraccato: da una parte i sostenitori della ong che hanno applaudito la scelta della comandante, dall’altra un gruppo di lampedusani tra cui l’ex vicesindaco Angela Maraventano, che ha urlato e inveito contro i volontari dell’organizzazione. “E’ una vergogna – ha urlato Maraventano rivolta verso la nave -. Qui non si puo’ venire a fare quello che si vuole, non venite nelle nostra isola se no succede il finimondo”. E poi, “fate scendere i profughi – ha aggiunto rivolgendosi alle forze dell’ordine – e arrestateli tutti”. All’ex vicesindaco ha risposto l’ex sindaco Giusi Nicolini: “Che vuoi tu, chi sei tu per decidere chi deve venire e chi no”. Prima di attraccare, una motovedetta della Guardia di Finanza ha tentato piu’ volte di impedire l’ormeggio fino a quando si e’ dovuta sfilare per non rimanere incastrata fra la Sea Watch e la banchina.
Articolo pubblicato il giorno 29 Giugno 2019 - 06:29