Napoli. Il clan Contini, nell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, lucrava anche sui decessi: la circostanza emerge dall’inchiesta della Procura di Napoli sull’Alleanza di Secondigliano che oggi ha portato a un maxi blitz interforze in tutta Italia. Chi aveva necessità di riavere quanto prima la salma di un proprio congiunto deceduto non doveva fare altro che rivolgersi agli uomini del clan. Versando 500 euro, ovviamente a nero, la camorra falsificava i documenti attestando che il paziente, che in realtà era morto, era invece vivo e poteva anche essere dimesso. I congiunti, a questo punto, se lo potevano portare a casa con un’ambulanza
Articolo pubblicato il giorno 26 Giugno 2019 - 18:45