Juve, Paratici studia colpi per Sarri. Il tecnico ‘conferma’ Dybala e D. Costa/PREVISTO Di Attilio CeleghiniTorino, 20 giu. (LaPresse) – Il maestro è arrivato, ora si deve fare l’orchestra. Sistemata la casella panchina al termine di una lunga trattativa (“Ma le idee chiare le avevamo sin dall’inizio, dovevamo rispettare tutti i soggetti in campo, i tempi e le formalità”, ha chiarito Fabio Paratici), i dirigenti bianconeri possono concentrare i loro sforzi nell’individuare gli uomini con cui Maurizio Sarri modellerà la sua Juventus. Nella conferenza di presentazione del tecnico il tema mercato viene affrontato verso la fine, senza affondare sui possibili obiettivi. Anche perché Sarri ha spiegato di non voler fare richieste di nomi, “ma di caratteristiche. Vedremo quale sarà il nostro modulo di riferimento e valuteremo. Parlerò con Fabio, che mi tiene aggiornato su tutto, lui conosce i giocatori meglio di me e ha più competenza”. E i giornalisti i nomi li hanno fatti direttamente a Paratici: Paul Pogba e Adrien Rabiot, i più gettonati al momento a sentire i rumors, insieme a Sergej Milinkovic-Savic. Lo chief officer non si è sbilanciato: “Sono due bravi giocatori. A Paul vogliamo bene, è stato da noi tanti anni, l’abbiamo fatto crescere, ci ha dato tanto, ma è un giocatore del Manchester United”. Dall’Inghilterra però assicurano che il grande ex è pronto a ritornare, nonostante il pressing del Real Madrid. Quanto a Rabiot (che a Sarri piace tantissimo) “in tante squadre lo vogliono. Noi facciamo la nostra corsa, come su tutti i giocatori che abbiamo in testa, ci siamo confrontati con Maurizio. Prenderemo le decisioni per costruire la squadra più appropriata alle caratteristiche dell’allenatore”. Leggasi: modulo. Modulo che però “è una conseguenza”, sottolinea Sarri. “Bisogna capire quali giocatori sono adatti, conoscerli, parlarci. E intorno ai giocatori con più qualità, costruire intorno il modulo. Ho fatto il 4-3-3, il 4-2-3-1, il 4-3-2-1. Al Chelsea avevo un 4-3-3 diverso da quello del Napoli per accompagnare le caratteristiche di Hazard”.Il tecnico ha fatto intendere di aver individuato un gruppetto di leader a cui affidare le chiavi con cui avviare il motore. “I giocatori che possono cambiarci la storia sono quelli offensivi, negli ultimi 30 metri bisognerà partire dai talentuosi, vedere cosa costruirgli intorno. E adeguare la fase difensiva su quello che loro ci daranno”. I piedi buoni alla Signora non mancano di certo: Ronaldo, punto fermo del progetto che presto incontrerà in Grecia, un Dybala da rigenerare (“Se i due possono convivere? Chi ha le loro qualità può giocare in ogni ruolo”), Bernardeschi (“Mi piace, ha una qualità tipica dei grandi giocatori: la coordinazione. Gli manca un po’ di continuità, è il momento di specializzarsi in un ruolo”). Il Comandante cita anche uno dei possibili partenti, Douglas Costa, “un potenziale top player ancora non esploso con continuità”. Dopo una stagione più di ombre che di luci, la cura sarriana può rilanciare il brasiliano, che ha annunciato di voler restare in bianconero perché vuole lavorare con l’ex mister del Napoli. Un passaggio della conferenza sembra poi ispirare la permanenza di Pjanic, che nonostante le richieste dalla Spagna resterà in cabina di regia: “Vorrei vedergli toccare 150 palloni, a partita ma bisogna vedere se si può mettere in condizione di farlo”. I suo nomi non sono usciti, ma anche Alex Sandro e Daniele Rugani, che Sarri conosce molto bene, potrebbero beneficiare della nuova gestione e allontanare le voci di addio. E a proposito della difesa, è il reparto dove Paratici potrebbe, alla fine, piazzare uno dei tre-quattro colpi che i tifosi (e l’allenatore) si aspettano. Nonostante il corteggiamento di Barcellona e Psg, pronti a fare ponti d’oro, i bianconeri non hanno abbandonato del tutto la pista che porta al capitano dell’Ajax Matthijs De Ligt, così come sono pronti a un altro tentativo per il brasiliano Marquinhos (Psg). Mentre, nell’ambito dell’operazione che potrebbe portare Cancelo al Manchester City, a Torino potrebbe arrivare come contropartita Danilo, che gli inglesi offrono per provare ad abbassare il prezzo. In entrata chissà che alla fine, complice proprio lo sbarco di Sarri, non torni e rivestire la maglia bianconera anche Gonzalo Higuain. “Gli voglio bene, lo sapete. Dipenderà da lui. C’è una dirigenza che segue giocatori da anni e io ascolterò loro, adeguandomi”. Di certo, se davvero sarà Pipita-bis, Mandzukic saluterà: il profilo del croato, del resto, anche se ha dimostrato grande duttilità con Allegri, non sembra sposarsi con il modulo del nuovo allenatore. E nell’era Sarri, appunto, più che i nomi contano le caratteristiche.
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