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Dopo il caso Whirlpool a Napoli, un secondo fronte caldo per il mondo del lavoro si apre nel Casertano. La Jabil Circuit Italia, multinazionale statunitense delle Tlc con stabilimento nell’area industriale di Marcianise, ha annunciato, infatti, di aver avviato la procedura di licenziamento collettivo per 350 addetti del sito casertano; procedura “essenziale – spiega la nota della societa’ – per assicurare l’operativita’ futura del sito di Marcianise in un ambiente di mercato altamente concorrenziale”. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha subito convocato il tavolo di crisi per giovedi’ 27 giugno. La decisione, a detta dei vertici aziendali, dovrebbe garantire la permanenza nel Casertano della multinazionale, salvando lo stabilimento dalla chiusura. Pessimisti i sindacati, visto che la crisi della Jabil, che aveva acquistato il sito produttivo di Marcianise dalla Siemens, va avanti da anni; per domani hanno cosi’ proclamato uno sciopero di otto ore. Nel 2015 l’azienda provo’ a risollevarsi comprando lo stabilimento della Ericsson, ubicato nel vicino comune di San Marco Evangelista. La fusione porto’ ad un incremento delle unita’ lavorative, arrivate quasi a 1000, e a numerosi esuberi; fu poi firmato un accordo con i sindacati che incentivava l’esodo volontario dei lavoratori, con possibilita’ di ricollocare presso altre aziende le unita’ uscite dal processo produttivo. In totale negli ultimi quattro anni, gli addetti Jabil si sono cosi’ ridotti di 300 unita’, tra esuberi e dimissioni, mentre quelli rimasti hanno affrontato la cassa integrazione, tuttora in vigore e in scadenza a settembre prossimo. Massimiliano Guglielmi, leader campano della Fiom-Cgil, parla “di un’altra bomba sociale pronta ad esplodere dopo il caso Whirlpool, peraltro in un territorio come quelle casertano che ha le stesse problematiche di Napoli e provincia. L’azienda e le istituzioni devono dare risposte immediate ai lavoratori, anche perche’ tra due mesi scade la cassa integrazione”. “Dopo Whirlpool – dice il segretario regionale dei metalmeccanici della Uil Antonello Accurso – anche la Jabil di Marcianise sceglie la via della drammatizzazione con un atto unilaterale che rischia di compromettere gli sforzi fatti in questi anni. Aprire una procedura di licenziamento per 350 lavoratori su 700, vuol dire colpire pesantemente la prospettiva industriale e l’occupazione di un territorio gia’ martoriato negli anni”. Tempi duri sul fronte del lavoro anche nel mondo della moda: proprio oggi l’azienda La Perla, marchio storico della lingerie di lusso controllato dalla societa’ d’investimento olandese Sapinda Holdings, ha comunicato l’intenzione di procedere a dichiarare un esubero di personale, impiegato a Bologna, pari a 100-120 unita’. Lo hanno riferito i sindacati Ficltem Cgil, Uilca Uil e Femca Cisl, in cui rappresentanti, al termine di un’assemblea, hanno dichiarato lo stato di agitazione e un pacchetto di 16 ore di sciopero.
Articolo pubblicato il giorno 24 Giugno 2019 - 19:58