Nella mattinata odierna, la polizia di stato di Caserta, ha eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti del quarantenne N.V., originario dell’alto casertano, poiché ritenuto responsabile di atti persecutori pluriaggravati, consumati dal 2016 al 10 giugno nei confronti della ex compagna.
Il provvedimento rappresenta l’epilogo di un’attività d’indagine, delegata alla Squadra Mobile di Caserta, che ha permesso di documentare le numerosissime condotte, violente e minacciose, poste in essere dall’arrestato in danno della donna. In più circostanze, infatti, N.V. ha minacciato e ingiuriato la ex compagna, anche a mezzo del telefono ed alla presenza dei figli minori, profferendo nei suoi confronti frasi del tipo “sei una prostituta [ … ] non sei capace di fare nulla” oppure “tu non mi rispondi al telefono, quindi vuol dire che hai altri uomini [ .. .] se stai con qualcuno io lo squarto”.
Ed ancora, nel periodo in cui la donna era in gravidanza, l’uomo non soltanto pretendeva di avere rapporti sessuali senza aver cura dello stato di salute e minorata difesa dell’allora compagna, ma la offendeva con frasi del tipo “sei un trattore ingolfato, non servi a nulla ne in casa ne con i tuoi figli, mi devo trovare una venticinquenne”. Le vessazioni dell’uomo, in molteplici circostanze, hanno coinvolto direttamente anche una figlia minore della vittima, rendendola oggetto di frasi del tipo “quella …. di tua mamma non mi risponde mai al telefono, io a quella prima o poi la devo uccidere”, o ancora “porta il telefono a tua mamma, dille che sto arrivando e se non apre il cancello lo spacco con la macchina”.
Tali atteggiamenti, protratti nel tempo, anche dopo che la donna aveva deciso di separarsi dall’uomo, hanno determinato un perdurante e grave stato di ansia e paura, non solo nella ex compagna ma anche nei suoi figli, tale da ingenerare in loro un fondato timore per la propria incolumità.
Peraltro, il provvedimento eseguito va a sostituirsi alla misura cautelare del Divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e dai suoi prossimi congiunti, cui l’arrestato era stato sottoposto appena il 6 giugno e che, in pochi giorni, aveva violato più volte. Terminati gli atti di rito, l’arrestato è stato rinchiuso nella Casa Circondariale di S. Maria Capua Vetere.
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