E’ stata trasmessa alla procura di Napoli l’inchiesta che riguarda Csp, azienda torinese del settore Information communication technology che aveva acquistato il Consorzio informatico canavesano, i cui 590 lavoratori rischiano il posto. Il pm Ciro Santoriello, a Torino, aveva iscritto nel registro degli indagati la presidente Claudia Pasqui, l’imprenditore di Terni Pio Piccini (ritenuto l’amministratore di fatto), Giuseppe Giordan, amministratore unico di una società inglobata da Csp, e Fabrizio Bartoli, uno dei consiglieri. La polizia economico-finanzaria della guardia di finanza aveva scoperto alcuni episodi di false fatturazioni e omesso versamento delle imposte. Al termine dell’indagine, il pm ha dovuto constatare che il primo degli episodi contestati e’ avvenuto a Napoli, dove sarebbe in corso un’altra inchiesta analoga. A Torino Piccini e’ coinvolto anche in un procedimento per un peculato ai danni della finanziaria regionale Finpiemonte.
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