Si e’ svolto nel cuore della citta’ di Napoli, un importante convegno sul Mezzogiorno. Il Coccordillo si è Affogato, il libro di Pietro Massimo Busetta, di Rubbettino editore, Mezzogiorno al Bivio, la CGIL di Napoli situata nell’affollatissima Via Toledo, ha avuto il piacere e l’onore di ospitare nel rinomato Salone Federico, il convegno e la tavola rotonda composta da tutte le eccellenze del nostro Paese, professionisti riuniti in una mattinata importante, arrivati da tutta Italia. Per la prima volta a Napoli l’Alleanza degli Istituti Meridionalisti, si riunisce per discutere, lanciando un segnale di forte sinergia tra diverse realta’ delle Regioni del Mezzogiorno, con la finalita’ di riportare questo territorio al centro della politica economica Italiana, affinche’ dopo decenni di infingimenti possa essere intrapreso un reale percorso di crescita e sviluppo, l’Alleanza mette insieme professionalita’ e ricercatori del Mezzogiorno in un momento di profonda crisi del pensiero meridionalista, dove intende stimolare un’azione concreta di governo a favore del Mezzogiorno, superare gli individualismi del Sud con l’obiettivo di migliorare la classe dirigente e avviare una strategia comunicativa unitaria. Il convegno aperto dal Coordinamento Generale, Salvatore Sacco, Alleanza degli Istituti Meridionalisti insieme al Direttore Francesco Saverio Coppola Segretario Generale dell’Associazione Internazionale Guido Dorso, Presidente della Banca delle risorse immateriali. Il Direttore Francesco Saverio Coppola, ha portato nella mattinata del convegno, i saluti del Presidente dell’Associazione Internazionale Guido Dorso Nicola Squitieri, affidando un bellissimo messaggio, ricordando semplicemente le parole che l’ex Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, quando ricevette il Premio Dorso a Roma, disse che uno dei problemi del nostro Mezzogiorno e’ il non sapere fare squadra, lasciando un messaggio sinergico, quello di unire le forze e fare squadra, come poi si e’ dimostrato negli anni successivi, il fare squadra. Questo Paese non puo’ nascere mantenendo gli squilibri, quindi occorrono, un riequilibrio nel territorio, contro cui viaggia invece l’autonomia rafforzata di chi sta’ nelle Regioni proprie, e poi soprattutto una cosa importante e che e’ cambiata la Questione Meridionale, mentre prima la Questione Meridionale parliamo di quella storica, anche quella della Cassa del Mezzogiorno, era quella del Riequilibrio, oggi il problema della Questione Meridionale e’ l’Unita’ Nazionale, stranamente la richiesta di Unita’ Nazionale viene piu’ dal Sud che dal resto del Paese, e questo chiaramente fa’ capire che e’ cambiato proprio il termine del problema, i Meridionali avvertono molto di piu’ la visione Europea e Mediterranea, rispetto al proprio Paese, e forse pensa anche di vivere di rendita pure, e non si e’ resa conto che le Regioni come, il Piemonte, Lombardia, Veneto stanno perdendo competitivita’, quindi a questo punto se non si fa’ di nuovo l’Unita’ Nazionale, economica e sociale, c’è il rischio che questo Paese diventera’ tutto un Mezzogiorno d’Europa. Da questo nasce la volonta’ di mettersi insieme, pero’ su alcuni principi, ogni uno mantiene la propria individualita’ , quindi noi rispettiamo l’individualita’, la storia di ogni uno, pero’ fare in maniera tale che ci sono alcuni obiettivi comuni, dove uno mettiamo su’ una proposta per l’intero territorio tutti insieme, quindi una visione molto collegiale e democratica, questa proposta diventa anche una proposta negoziale da portare agli Organi Regionali, e agli Organi Nazionali, in piu’ ci doniamo di uno strumento di comunicazione dell’Alleanza, che si apre ad una specie di blog, dove tutti aderendo sempre con la loro diversita’,e individualita’, potranno scrivere pero’ su argomenti comuni che riguardano l’Alleanza, poi ogni uno si gestisce nei propri territori i propri problemi. Pensiamo di organizzare per fine anno una serie di giornate dell’economia di tutto il Mezzogiorno contemporaneamente, per cui nella stessa giornata noi faremo le Giornate d’economia a Bari, Napoli, Palermo, dovunque e’ possibile, e diventa cosi’ come se noi accendessimo contemporaneamente i fuochi del Mezzogiorno, pero’ avendo tutte queste organizzazioni territoriali molto forti nel proprio territorio. Scegliamo tutte le organizzazioni nelle radici del territorio, quindi che rappresenta veramente il territorio, scegliamo i siciliani che vivono in Sicilia, i pugliesi che vivono in Puglia, i campani in Campania ecc. Ci siamo costituiti presso la Gazzetta del Mezzogiorno, in occasione di una conferenza stampa contro l’autonomia rafforzata, adesso ne siamo 12, ma abbiamo anche richieste di altre adesioni, poi inizieremo un’attivita’ di maggiore proselitismo. La nostra visione, noi non vogliamo creare organismi formali, l’organizzazione e’ informale basata su quello che io chiarisco, la Magna Carta del Meridionalismo, in effetti avremo una Magna Carta dove noi stabiliamo dei principi. Tutti coloro che vogliono raggiungere quegli obiettivi e li vogliamo raggiungere insieme, faranno parte di questa organizzazione, pero’ senza costrizioni, senza poltrone, perche’ le poltrone sono quelle che hanno rovinato il Mezzogiorno, noi vogliamo “Sedie con Rotelle”, questo e’ l’obiettivo che noi ci poniamo. Stiamo realizzando un libro, per una delle organizzazioni, l’Osservatorio Banche – Imprese, dove in effetti abbiamo raccolto 31 storie di Eccellenze del Mezzogiorno, esperienze interessanti, per far capire che questo Mezzogiorno in cui tanto si parla male certe volte, non solo dalla parte dei settentrionali, ma anche dei meridionali, in effetti non e’ proprio cosi’, ci sono delle persone che effettivamente credono, sperano, lottano, chiaramente ma non solo per se’, e la cosa piu’ importante che si rileva da queste interviste e’ che non lottano solo per se’ e la loro famiglia, ma soprattutto per il territorio in cui vivono. C’e questa valenza sociale dell’imprenditore meridionale che non sempre si ritrova nell’imprenditore settentrionale. L’apertura dei lavori del convegno da parte del Segretario Generale del lavoro Metropolitana Napoli Walter Schiavella, a seguire l’intervento della Dottoressa del Comune di Napoli che rappresenta la delega dell’autonomia della citta’ di Napoli, il Presidente Giovanni De Falco IRES Campania (Istituto delle Ricerche – Economiche e Sociali della Campania), Antonio Corvino Direttore Osservatorio di Economia e Finanza di Bari, la Professoressa Paola De Vivo del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Universita’ Federico Secondo di Napoli, Marco Esposito il Giornalista che ha coordinato i lavori e Autore del libro Zero al Sud, che racconta la storia del federalismo fiscale. Adriano Giannola Presidente SVIMEZ, Salvatore Matarrese Presidente Osservatorio di Economia e Finanza di Bari, Pietro Busetta Presidente ISSEST di Palermo e autore del libro Il Coccodrillo si è Affogato con editore Rubbettino, Osvaldo Cammarota coordinatore Banca Risorse Immateriali di Napoli, Dino Falconio Presidente e- laborazione di Napoli, Alessandro La Monica Presidente DISTE Consulting di Palermo, Nando Morra Presidente Lega Autonomie locali della Campania, Carmine Nardone Presidente Futuridea di Benevento, Luigi Sinchelotto Presidente Asso Mime Napoli, Pierpaolo Vargiu Riformatori Liberaldemocratici Sardi di Cagliari, con le conclusioni del Segretario Generale CGIL Campania Nicola Antonio Ricci.
Valentina Busiello
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