Sono 150 i bambini che hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari negli ospedali San Giuliano di Giugliano e Santobono di Napoli per bolle e ulcere a mani e piedi dopo un pomeriggio nelle piscine del Pareo Park di Licola, nell’area Flegrea. L’Asl dopo la prima ispezione ha chiuso la struttura. Ancora non è chiaro cosa sia accaduto, ma ad un certo punto del pomeriggio di oggi l’aria e’ diventata irrespirabile, l’acqua delle piscine ha cambiato colore diventando verde e i bimbi hanno iniziato a piangere per i dolori a piedi e mani. Forse è stato immesso troppo cloro nell’acqua. La Procura di Napoli Nord dopo la segnalazione della polizia arrivata sul posto insieme con le ambulanze ha aperto un’inchiesta. “Una domenica di passione per i bagnanti che hanno scelto di ripararsi dalla calura di questi giorni recandosi al Pareo park – commenta il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli – Momenti di grande preoccupazione accompagnati da qualche tensione per la mancanza di informazioni e di spiegazioni da parte del personale che, stando a quanto denunciato sui social da alcuni presenti, non si e’ fatto trovare sul posto. Chiediamo che si faccia subito chiarezza sull’episodio risalendo alle cause che hanno comportato questi problemi ai bagnanti più piccoli, per evitare conseguenze peggiori”. Vincenzo Schiavo, amministratore unico della Pertenope Investment srl Pareo Park, ha smentito le accuse mosse dai genitori nei confronti del parco acquatico. E parla di sabotaggio. “Crediamo siano dei sabotaggi. Stamattina c’erano dei bambini, almeno una ventina, che presentavano un eritema ai loro piedini. Abbiamo suggerito ai genitori di andare nella nostra infermeria per curare l’arrossamento. Non è vero che le nostre piscine sono sporche. Se le acque delle nostre piscine fossero state sporche, l’eritema si sarebbe dovuto estendere su tutto il corpo dei bambini. Questo non è accaduto”.
Articolo pubblicato il giorno 23 Giugno 2019 - 22:39