Saranno disponibili entro questa settimana i risultati “delle analisi chieste all’Arpac” dalla proprietà del Pareo Park (struttura ricreativa attiva in una frazione cel Comune di Giugliano) sulle acque della piscina dove ieri hanno fatto il bagno i bambini che hanno lamentato bolle e verruche ai piedi. E’ quanto fa sapere Vincenzo Schiavo, tra i proprietari del parco acquatico. Dei circa 70 bambini che ieri sono stati portati dai genitori al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Santobono, nessuno, fanno sapere dal nosocomio, è stato ricoverato. I bambini avevano riportato, per lo più, bollicine e piccole abrasioni. “Ieri erano molte le persone, 3500, presenti nel parco – racconta Schiavo – e a un certo punto, circa una trentina di famiglie ha lamentato bolle e lesioni ai piedi dei loro bimbi”. I piccoli sono stati condotti nell’infermeria del parco, “erano per lo più irritazioni”. “Ma i genitori non erano convinti e hanno chiesto di parlare con dei responsabili, cosa che è avvenuta – dice – nemmeno questo, però, è bastato a calmare le loro paure”. E’ stata la direzione del parco a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine, carabinieri e polizia, “perchè la nostra sicurezza interna era in affanno”. “Hanno detto che l’acqua era inquinata, e’ stato creato un allarme mediatico enorme – evidenzia Schiavo – ma non è cosi’. E proprio per una maggiore tranquillità abbiamo chiesto delle analisi sull’acqua della piscina”. Quella piscina, finita sotto accusa, da ieri è chiusa per decisione della direzione del parco divertimenti. “Nessun sequestro dell’autorità giudiziaria – assicura Schiavo – ma una nostra decisione”. Oggi, fa inoltre sapere, “c’era solo un centinaio di persone”. “Un peccato per i sacrifici che stiamo facendo – conclude – Noi vogliamo che famiglie e bambini si divertano”
Articolo pubblicato il giorno 24 Giugno 2019 - 21:12