In preghiera per sperare di avere giustizia e recuperare i soldi andati in fumo sette anni fa. Una delegazione di obbligazionisti della Deiulemar compagnia di navigazione, la società armatoriale di Torre del Greco fallita nel maggio del 2012 e nella quale quasi tredicimila persone avevano investito più di 720 milioni di euro, ha partecipato questa mattina alla messa celebrata nella basilica di Santa Croce dal parroco, don Giosuè Lombardo. La presenza dei risparmiatori alla funzione ordinaria era stata annunciata nei giorni scorsi con il proposito di chiedere ”l’intercessione” di San Vincenzo Romano, il parroco della chiesa torrese santificato lo scorso ottobre da Papa Francesco, affinchè ”sia fatta giustizia – spiegano i promotori dell’iniziativa – e ci venga restituito quanto ingiustamente sottrattoci”. A margine della funzione religiosa, don Giosuè Lombardo ha incontrato una parte degli obbligazionisti, consegnando loro diverse effige del parroco-santo. ”Prima della benedizione – racconta Aniello Ferro, tra i portavoce dei creditori della Deiulemar – il parroco ha ricordato la figura di don Vincenzo Romano, che si schierò in difesa dei corallari nelle battaglie con i proprietari delle imbarcazioni e degli istituti bancari. Ci ha esortato inoltre ad andare a Roma, dove giovedì in Cassazione è in programma l’udienza conclusiva legata al crac, con il solo intento di chiedere giustizia al fine di ricevere solo ciò che ci spetta. Ci ha esortato ad avere sempre speranza e fede”.
Articolo pubblicato il giorno 30 Giugno 2019 - 16:34