#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 5 Aprile 2025 - 06:50
12 C
Napoli
Colpo alla camorra di Torre Annunziata: sequestrato arsenale e 3...
Superenalotto, estrazioni del 4 aprile 2025: niente “6”, il Jackpot...
Arzano, occupazioni abusive suolo pubblico: multe della polizia locale per...
Estrazioni del Lotto e 10eLotto: i numeri vincenti del 4...
Ostuni, ultra 90enne smaschera un truffatore: arrestato 45enne napoletano
Secondigliano, tentano il “cavallo di ritorno” per 2mila euro: due...
Benevento, revoca del reddito di cittadinanza, scoppia la rabbia in...
Campi Flegrei, al via contributi per autonoma sistemazione: erogazione a...
Trento, 19enne uccide il padre a coltellate per difendere la...
VDV – 1+1=3 è il nuovo singolo disponibile da oggi...
Minaccia l’ex moglie con una pistola e aggredisce il nuovo...
Carcere duro, stretta del Dap per i detenuti ad alta...
Terremoto Campi Flegrei, il video allarme della Us Navy
Lanciato il controverso volume di Donato Di Poce su Ennio...
Mezzo secolo di crimini, segreti e sangue: Antonio Mancini racconta...
Fondazione Banco Napoli svela al pubblico la mostra che esplora...
Ritardi di un’ora sulla Roma-Napoli: prolungati disagi per i pendolari
Esplorare Come Gli Appassionati di Lettura Costruiscono le Loro Collezioni...
Napoli 2500: al Real Albergo dei Poveri il primo “Pranzo...
Castellammare di Stabia, vendita abusiva di frutta e verdura: scatta...
Bologna: Italiano premiato dalla Serie A come miglior allenatore del...
Napoli Queer Festival 2025: corpi, voci e resistenze per gli...
Kiki Orsi lancia il suo atteso album Kontiki, la musica...
Inaugurato il nuovo ponte sul canale Agnena a Cancello ed...
A Napoli ripartono lavori per ripristino del ‘tram del mare’
Operazione antidroga a Napoli: quattro arresti in 24 ore
Napoli, cade di notte in una scarpata con lo scooter...
Trentola Ducenta: arresti domiciliari per due imprenditori accusati di riciclaggio...
Napoli, chiusa per 60 giorni una struttura ricettiva: telecamere nascoste...
Napoli, arrestato un 44enne napoletano che dovrà scontare oltre 2...

Dormivano di notte durante l’orario di lavoro: licenziati due infermieri e un operatore socio sanitario

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

 Anzichè essere a disposizione dei pazienti, durante il turno di notte, dormivano in una stanza. Un comportamento che ha portato l’Azienda Usl di Bologna a usare il pugno duro nei confronti di due infermieri e un operatore socio-sanitario del reparto di Medicina dell’Ospedale Maggiore (due uomini e una donna, tutti tra i 30 e i 40 anni) che sono stati licenziati in tronco.Il provvedimento è arrivato dopo un’inchiesta interna durata cinque mesi, partita dalla segnalazione di alcuni dipendenti. Nella notte tra il 14 e 15 gennaio alcuni pazienti che necessitavano assistenza, suonarono il campanello interno senza avere risposta. Così furono costretti a chiamare il centralino: altri operatori dell’ospedale, allarmati dalla situazione, andarono a vedere cosa stesse succedendo nel reparto di medicina e trovarono i tre che stavano dormendo in una stanza del reparto. Da una segnalazione di alcuni dipendenti è scattata l’indagine interna all’azienda, sono stati ascoltati i testimoni e, ovviamente, anche gli accusati che si sono difesi spiegando che non stavano dormendo, ma stavano seguendo le notizie sul cellulare. L’azienda Usl tuttavia ha deciso di applicare la massima sanzione possibile in questi casi, ovvero il licenziamento. Il loro comportamento infatti ha fatto infuriare i vertici della sanità bolognese e creato scompiglio fra i lavoratori dell’ospedale. “E’ una vicenda gravissima – ha detto la direttrice dell’Ausl – Chiara Gibertoni – non ci sono ombre sull’accaduto, agli atti dell’azienda risultano coerenti tutte le testimonianze”. Secondo i sindacati, invece, il provvedimento assunto nei confronti dei tre dipendenti è sproporzionato, rispetto al pur grave comportamento che hanno tenuto, anche alla luce del fatto che la loro carriera professionale era stata sin qui irreprensibile. “Devono essere sanzionati – dice Gaetano Alessi, segretario Fp-Cgil – ma buttarli in mezzo a una strada è un provvedimento eccessivo”. I tre licenziati si sono difesi sostenendo che non stavano dormendo, in quella stanza, ma seguivano le notizie al cellulare. Si stavano, insomma, riposando. Questa giustificazione non ha alleggerito la loro posizione.


Articolo pubblicato il giorno 3 Giugno 2019 - 07:33

ULTIM'ORA

DALLA HOME

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE

Cronache è in caricamento