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Detenuto massacrato di botte da altri detenuti nel carcere di Avellino, due agenti penitenziari feriti alla testa

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La Segreteria Nazionale del Sappe, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, nella persona del  segretario nazionale Emilio Fattorello, comunica che non era ancora terminata l’eco delle violenze fra detenuti ed aggressioni al Personale della Polizia Penitenziaria nella Casa Circondariale di Avellino denunciate dalla scrivente che giunge notizia di ulteriori aggressioni tra detenuti ed al Personale della Polizia Penitenziaria in servizio. L’altro giorno in un Reparto detentivo a custodia aperta si è consumata in una cella altra “spedizione punitiva” che ha visto soccombere un detenuto di origine italiana definitivo per reati comuni con fine pena 2023. La vittima di tale violenta aggressione è stata ricoverata, per le gravi lesioni subite, al reparto Chirurgia Maxillo- Facciale dell’Ospedale Rummo di Benevento. Le dinamiche e le motivazioni di detto evento critico sono al vaglio dell’Autorità che procede ad un indagine interna. Episodio ancora più grave si è verificato nella giornata di ieri quando un detenuto di origine romana per futili motivi ha colpito alla testa con un crocifisso l’Ispettore di servizio “Sorveglianza Generale”. Il pronto intervento di altri colleghi ha evitato il peggio ma nella colluttazione sono rimasti contusi altri due Assistenti che successivamente unitamente all’Ispettore avente la testa rotta hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari presso il locale Nosocomio ove sono stati tutti medicati e refertati con diverse prognosi. L’Ispettore in particolare è stato suturato per la ferita riportata alla testa. Il SAPPE dice “BASTA” a queste escalation di violenza che si registra nella Casa Circondariale di Avellino ove a riportare la peggio sono gli appartenenti al Corpo. Il regime di custodia aperta non è più compatibile con gli eventi critici ormai quotidiani pertanto si invita la Direzione e la linea di Comando del Reparto di Polizia Penitenziaria di assumere responsabilmente i consequenziali provvedimenti nei Reparti laddove si sono manifestati tumulti e violenze. Consentire l’apertura delle celle solo ai detenuti che la meritano con un comportamento irreprensibile come è avvenuta per analoghe situazioni nell’Istituto Penitenziario di Salerno ed Ariano Irpino ove, a fronte di intemperanze, i Reparti coinvolti sono stati chiusi.Occorre quanto prima ristabilire l’ordine, la sicurezza e la legalità all’interno dell’Istituto di Bellizzi Irpino e ridare autorevolezza al Personale della Polizia Penitenziaria che opera tra mille difficoltà e sottoposto a stress incredibile.La scrivente O.S., qualora le criticità denunciate dovessero perdurare si attiverà per metter in campo tutte le azioni sindacali che il caso impone anche con richiesta di udienza al Prefetto e al Procuratore della Repubblica al fine di garantire la giusta incolumità in servizio degli Agenti e salvaguardare l’immagine e la professionalità del Corpo di Polizia Penitenziaria.



Articolo pubblicato il giorno 27 Giugno 2019 - 12:44

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