Si chiama Ciro De Gregorio, oggi ha 39 anni ed è in carcere già da nove anni. Originario di Scampia, è stato condannato ad oltre 14 anni di carcere per traffico di droga. E’ detenuto nel carcere di Livorno e l’altro giorno si è laureato con 110 e Lode all’Università di Pisa in Scienze dello Spettacolo e della Comunicazione. “Mio fratello è la testimonianza vivente di come nonostante gli errori e il carcere, si può sempre migliorare nella vita”, dice con orgoglio la sorella che ha assistito alla seduta di laurea insieme con molti familiari, gli educatori della polizia penitenziaria, ill direttore del carcere di Livorno, Carlo Mazzerbo, il garante dei detenuti Giovanni De Peppo, la relatrice Veronica Nieri, insieme ai docenti componenti della commissione di laurea. De Gregorio ha discusso la complessa tesi dal titolo “Nativi digitali e rete. Conseguenze e possibilità etiche dischiuse dai social network”. E’ stato premiato con il massimo dei voti e lode e con applauso finale.
“Questo risultato – ha spiegato il Garante dei detenuti Giovanni De Peppo – ha davvero un grande valore di riscatto per il detenuto che ha messo in gioco tutta la sua volontà e il suo impegno attraverso la cultura e lo studio. Si tratta di un grande traguardo per tutto il personale del carcere della nostra città: un’altra laurea che si concretizza nell’istituto grazie alle presenze dei tanti docenti del Vespucci e dell’Università che offrono occasioni di crescita culturale e di formazione, per generare cittadini migliori e assicurare alla comunità quella sicurezza che può nascere solo grazie all’integrazione sociale”.
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