Per evitare problemi nella raccolta dei rifiuti, in vista dello stop dell’impianto di Acerra, “mi sono permesso di dire: Prepariamoci per tempo, vediamo dove portare 80mila tonnellate”. Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, ai microfoni di Lira Tv, parla della questione rifiuti e dei possibili disagi quando, a settembre, chiuderà l’impianto per manutenzione. “Quindi – dice – i Comuni e i Consorzi di Comuni sono tutti impegnati a individuare luoghi di stoccaggio per evitare di trovare i rifiutare strada”. “Abbiamo contattato il Ministero dell’Ambiente – afferma – visto che lo scorso anno sono ‘scesi’ tutti a Caserta, si sono firmati protocolli, ora il Governo ha la possibilità di coprirsi di gloria”. “Al Ministero dell’Ambiente – aggiunge – abbiamo chiesto di darci una mano contattando gli impianti in Italia per portare i rifiuti fuori regione”. “Poi c’è il capitolo della gestione ordinaria che vede una regione funzionare a macchia di leopardo – evidenzia – ci sono realtà comunali eccellenti e invece altre situazioni, come Napoli città e l’area metropolitana dove permangono criticità che vanno affrontata”. De Luca ha ricordato che il precedente piano regionale per i rifiuti prevedeva la realizzazione di altri 3 inceneritori, ma “quel piano e’ stato cambiato da noi”. “Sono due gli obiettivi – spiega – la differenziata al 60% e 15 impianti di compostaggio dove lavorare l’umido”. “Il nostro ‘No’ ai termovalorizzatori, non è per ragioni ideologiche, io lo volevo fare a Salerno 15 anni fa – conclude – ma perché il piano economico non regge più, non ci sono più gli inventivi Cip6. Inoltre, se partiamo oggi, prima di 6 o 7 anni, l’impianto non sarebbe in funzione e infine i territori che sono sovraccaricati e non possono pagare ancora”.
Articolo pubblicato il giorno 28 Giugno 2019 - 18:33