Mandato sotto giudizio in quanto legale rappresentante e gestore di un’azienda conserviera. E’ accusato di aver violato la legge sulla sicurezza e igiene dei prodotti alimentari ma anche di commercializzazione fraudolenta
Fusti di pomodoro in cattivo stato, conservati in un deposito di Angri (in una cella frigorifera che non funzionava) e in un altro di Scafati, violazione della legge sulla sicurezza e igiene dei prodotti alimentari, commercializzazione fraudolenta per inserzioni sui prodotti che sarebbero non veritiere. Queste le accuse a carico di un imprenditore scafatese, mandato sotto giudizio in quanto legale rappresentante e gestore di un’azienda conserviera.
I carabinieri del Nas scoprirono 480 fusti di concentrato di pomodoro in stato di alterazione. Scoprirono anche insetti, ruggine, tracce di sporco e muffe, invase da topi. Scoprirono anche 312 fusti di doppio concentrato conservati a Scafati, in cattivo stato. Il processo sarà celebrato dinanzi al giudice monocratico.
Articolo pubblicato il giorno 4 Giugno 2019 - 14:57