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Camorra, punito perché faceva estorsioni in proprio: presi mandanti e killer di Francesco Balestrieri

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Nella mattinata odierna il personale della Squadra Mobile della Questura di Napoli, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta di questa Direzione distrettuale antimafia, hanno proceduto all’arresto di MARFELLA Salvatore, FOGLIA Giuseppe, BRACALE Emanuele, CAMPAGNA Antonio e CARILLO Lorenzo per il delitto di omicidio commesso il 10.04.2014 ai danni di BALESTRIERI Francesco.

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Il provvedimento cautelare è stato emesso all’esito di una mirata attività di indagine, coordinata da questa Procura della Repubblica, che ha permesso di individuare, anche attraverso le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia PESCE Pasquale e DELLO IACOLO Raffaele, coinvolti nell’omicidio, i ruoli ricoperti dai destinatari dell’ordinanza cautelare.

In particolare, le indagini hanno consentito di accertare che il PESCE Pasquale ed il MARFELLA Salvatore, quali reggenti del clan Marfella, operante nel quartiere urbano di Pianura,  decretavano l’omicidio del BALESTRIERI poiché gli era addebitato di commettere estorsioni in autonomia nel territorio controllato dall’organizzazione camorristica fondata dal capostipite MARFELLA Giuseppe, in modo da conclamare la supremazia di tale sodalizio camorristico, con l’ennesima dimostrazione di  forza militare e di ferocia.

In tale complesso probatorio, il giudice della cautela  prendeva in esame anche i ruoli degli altri compartecipi quali il DELLO IACOLO Raffaele,  occupatosi, su precisa disposizione del MARFELLA Salvatore, di consegnare al FOGLIA Giuseppe ed al BRACALE Emanuele, le armi utilizzate per commettere l’omicidio; quali il FOGLIA Giuseppe, il  BRACALE Emanuele ed il CAMPAGNA Antonio detto Sasa’,  componenti del gruppo di fuoco con precisa ripartizione dei compiti e, precisamente: il CAMPAGNA Antonio guidando l’autovettura su cui i tre viaggiavano e speronavano il ciclomotore condotto dalla vittima BALESTRIERI Francesco, cosi’ da determinarne la caduta dal mezzo; il FOGLIA Giuseppe ed il  BRACALE Emanuele  scendendo dalla predetta autovettura, contestualmente alla collisione con il ciclomotore del BALESTRIERI, ed esplodendo numerosi colpi di pistola cal. 9 contro la vittima, cagionandone la morte; il CARILLO Lorenzo occupandosi, su diretta disposizione del PESCE Pasquale, del “recupero”, effettuato con altra autovettura,  degli sparatori FOGLIA Giuseppe e BRACALE Emanuele, e conducendoli in località esterna al quartiere di Pianura, in tal modo allontanandoli dal luogo teatro dell’omicidio appena commesso.


Articolo pubblicato il giorno 11 Giugno 2019 - 12:02

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