Allarme malori per quasi 9 milioni fra anziani con oltre 75 anni e bambini fino a 36 mesi di età per il caldo torrido che stringe d’assedio l’Italia. È quanto emerge da un’analisi di Uecoop, l’Unione europea delle cooperative, su dati Istat in relazione all’allarme caldo lanciato dal ministero della Salute per Bolzano, Brescia, Firenze, Perugia, Rieti e Roma con domani, che sarà una giornata da bollino rosso a livello 3 il più alto che indica condizioni di emergenza con ondata di calore e possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sulle fasce di popolazione maggiormente a rischio come anziani, bambini molto piccoli e persone affette da malattie croniche. Gli anziani sopra i 75 anni e i bambini da 0 a 3 anni sono fra i più esposti a malanni e malori causati da uno sbalzo termico fra case e uffici climatizzati e l’esterno dove, nelle regioni del nord verranno superati i 40 gradi. (Segue). CRO NG01 lrs 261043 GIU 19Caldo, Uecoop: Allarme per 9 milioni di anziani e bambini-2- Milano, 26 giu. (LaPresse) – I cambiamenti climatici – evidenzia Uecoop – stanno modificando anche l’assistenza con una maggiore attenzione a comportamenti e stili di vita riguardo all’alimentazione, alla vivibilità degli ambienti, all’uso dei condizionatori, alle precauzioni da adottare in caso di uscita all’esterno sia per gli anziani che per i bambini, due categorie fra le più esposte ai colpi di calore visto che entrambi hanno un sistema di termoregolazione meno efficiente e manifestano con maggiore facilità i sintomi dell’ipertermia, sottolinea Uecoop su dati del Dipartimento della protezione civile per la prevenzione ondate di calore. Anziani e bambini – ricorda Uecoop – hanno poi in genere una ridotta mobilità e una minore capacità di spiegare un problema o di provvedere ai propri bisogni, compreso quello di bere che è fondamentale con le alte temperature. Inoltre, la condizione di maggior rischio per gli effetti del caldo – si legge ancora – viene aumentata dalla solitudine e dal basso reddito. E in grandi centri urbani, come Milano, Roma, Torino e Bologna, l’incremento del rischio malori raggiunge il 50% per i soggetti con più di 85 anni e per vedovi, separati e divorziati secondo uno studio del Dipartimento della Protezione Civile per la prevenzione ondate di calore. Una situazione che, insieme all’invecchiamento progressivo della popolazione, pone la sfida di un’assistenza di qualità a lungo termine anche all’esterno del perimetro della famiglia con la necessità di potenziare un sistema di welfare che – conclude Uecoop – metta insieme il meglio del pubblico e il meglio del privato e del mondo cooperativo.
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