E’ stato arrestato Giuseppe Passariello, il padre della della piccola Jolanda bimba di otto mesi morta sabato notte a Sant’Egidio del Monte Albino. La bimba era arrivata all’ospedale di Nocera Inferiore con lividi e lesioni. L’uomo, insieme alla moglie, da ieri era indagato per omicidio. L’arresto in carcere é scattato per pericolo di fuga. Sarà l’autopsia in programma domani pomeriggio a chiarire quali siano state le cause della morte della bimba. Sul suo corpo, all’arrivo in ospedale a Nocera Inferiore, sono stati trovati lividi, escoriazioni simili a bruciature, lesioni. Una tragedia per la quale, al momento, oltre al padre, che è stato arrestato, risulta indagata anche la mamma Imma Monti per omicidio. Gli agenti della Squadra Mobile di Salerno, insieme con i colleghi del Commissariato di Nocera Inferiore, hanno lavorato fino a notte inoltrata per provare a ricostruire i tasselli della vicenda. Il padre e la madre della piccola ieri notte hanno abbandonato le stanze del Commissariato intorno all’una, dopo aver raccontato la propria versione dei fatti ai poliziotti. Nel frattempo l’altro figlio della coppia, un bimbo di qualche anno più grande, era stato già affidato ai nonni. Gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Roberto Lenza, hanno ascoltato anche i vicini di casa, i parenti e le assistenti sociali di Sant’Egidio del Monte Albino (Comune che proclamerà il lutto cittadino in occasione dei funerali) per provare a ricavare ulteriori elementi. Ma la svolta nelle indagini potrà arrivare al termine dell’autopsia che verrà effettuata domani alle 15 nell’obitorio dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore dai medici legali Rosanna e Giuseppe Consalvo. Hanno trascorso la notte in strutture diverse i genitori della piccola. La coppia, assistita dagli avvocati Vincenzo Calabrese e Ilaria Ruocco, nella giornata di ieri ha fornito dichiarazioni agli agenti della Squadra Mobile di Salerno e ai colleghi del commissariato di Nocera Inferiore. Gli investigatori, nel frattempo, proseguono le indagini, alla ricerca di ulteriori elementi che possano rendere più chiara la vicenda. L’abitazione di Sant’Egidio del Monte Albino dove la coppia viveva da qualche anno con i suoi due figli, è stata posta sotto sequestro. Ad affiancare i coniugi, come confermato dal sindaco Nunzio Carpentieri, era il nonno paterno che spesso restava in casa con loro. “I nostri servizi sociali – ha ribadito il primo cittadino – avevano convocato la mamma e il nonno. Ci hanno sempre raccontato delle difficolta’ economiche che aveva la famiglia ma nient’altro. Purtroppo abbiamo perso tutti. Io ho perso come padre, come cittadino e come sindaco. Abbiamo fatto tutti i passaggi ma probabilmente qualcosa non ha funzionato”. In giornata sono proseguiti gli accertamenti da parte dei poliziotti che, coordinati dal sostituto procuratore Roberto Lenza, stanno provando a ricostruire una storia tanto tragica quanto complessa.
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