Siamo estremamente soddisfatti per l’approvazione all’unanimità della nostra proposta di legge sulla tutela e la promozione della lingua napoletana. Il passaggio in consiglio permette alla nostra regione di dotarsi di una norma che difende uno dei fondamenti dell’identità culturale del nostro territorio. La legge prevede l’istituzione di un comitato scientifico che avrà il compito di individuare le iniziative più consone, in coordinamento con la giunta regionale, per valorizzare un idioma che, attualmente, è parlato da sette milioni e mezzo di persone in tutto il mondo. A fianco del comitato sarà istituito il Centro regionale di documentazione e studi sull’identità linguistica e culturale della Campania con la funzione di promuovere iniziative di studio e creare un vocabolario storico, oltre ad una audio-videoteca dedicata alla materia”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, promotore della norma a tutela della lingua napoletana. “La nuova legge permetterà inoltre la creazione di corsi di studio dedicato, anche a livello universitario. A tal proposito il rettore dell’Università per gli Studi di Napoli Federico II Gaetano Manfredi mi ha detto che, in seguito all’approvazione della norma, l’ateneo è disponibile a realizzare un corso di lingua napoletana. Un’ulteriore iniziativa che servirà a salvaguardare una lingua che rischia di essere contaminata da slang ed errori tanto ad essere inserita dall’Unesco nell’Atlante mondiale delle lingue in pericolo. Voglio ringraziare lo scrittore Maurizio de Giovanni, l’attore Mariano Rigillo, il professore Pasquale Scialò e il professore Ermete Ferraro che hanno sostenuto questa legge fin dall’inizio, dandomi anche utilissimi suggerimenti per scriverla”.
Articolo pubblicato il giorno 25 Giugno 2019 - 19:40