#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 31 Marzo 2025 - 20:21
15.4 C
Napoli
Poste Italiane: anche a Napoli attivo servizio passaporti
Alcune zone di Benevento senz’acqua per lavori
Campi Flegrei, Sos da operatori, tutelare turismo e ristorazione
Truffa sui crediti ipotecari a Milano: 5 anni di carcere...
Sparatoria alla Rotonda Diaz, il pistolero Angelo Bottino urla al...
Incidenti stradali: Asaps, superati i 100 pedoni morti dall’inizio dell’anno
Palazzo Reale di Napoli, una mostra per i 300 anni...
Attori e Spettatori compie 25 anni: special event a Napoli...
Nocera Inferiore, 49enne allontanato per stalking: scatta il divieto di...
Napoli, torna il grande Presepio di Pasqua nella chiesa di...
Lecce, Giampaolo patteggia: multa da 5.000 euro per il tecnico...
Scoperte archeologiche ad Atena Lucana: riemergono due tombe di epoca...
Napoli, al via gli incontri d’autore al Dam Academy: Mario...
Ercolano, il clan Ascione-Papale controllava 14 piazze di spaccio. I...
Concerto di arpa: Gianluca Rovinello porta “Tales of Kalthura” alla...
Caserta, il Vescovo Lagnese lancia un appello per scongiurare i...
Labasco presenta il nuovo singolo “Napoli Melancholia” in uscita il...
Presentazione del libro “Giada su una nuvola” dedicato all’autismo a...
KIMONO torna in radio con NIENTE DI NOI da venerdì...
Scampia, giovane spacciatore arrestato dalla Polizia con droga e contanti
Truffe on line, indagata ragazza di Montesarchio
Blitz a Porta Nolana: sgominato mercato abusivo, sequestrati 25 quintali...
Tour Partenopeo: Dalla Collina del Vomero alle Rive del Mare...
Tragedia sulla via Appia: muore una 37enne di Teano
Torre Annunziata, consiglieri ed ex assessore indagati per false attestazioni
Presentazione dello spettacolo “Lacrimarum Valley” al Teatro Tram dal 4...
Terzigno Verde riparte: escursioni e yoga nel Parco del Vesuvio
La banda specializzata nei colpi in appartamento scoperta dopo il...
School Experience 4: in arrivo una tappa ad Altavilla Silentina...
Marine Le Pen condannata: 4 anni di reclusione e 5...

‘Vanity: storie di gioielli dalle Cicladi a Pompei’, dal 10 maggio al 5 agosto 2019, presso la Palestra Grande degli scavi di Pompei

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

La vanità, piacere effimero, illusione irrinunciabile di felicità, da sempre ostentata attraverso l’esibizione delle ricchezze, anche nel mondo greco e romano, è il tema della raffinata mostra “Vanity: storie di gioielli dalle Cicladi a Pompei”, in programma dal 10 maggio al 5 agosto 2019, presso la Palestra Grande degli scavi di Pompei (portico ovest).
Monili dell’area cicladica e pompeiana sono messi a confronto in un elegante percorso di stili e di civiltà, che trova nella vanità e nell’ostentazione della ricchezza un punto in comune. Gemme, collane, fibule, orecchini, anelli e armille in oro, argento, bronzo, con inserti in materiali preziosi e semipreziosi (avorio, pietre, paste vitree, corallo, perle, ecc.), provenienti da Delos e dalle altre Cicladi, saranno esposti accanto a gioielli rinvenuti a Pompei, ma anche in altri siti campani, tra cui Longola, Sarno, Paestum, Oplontis, Terzigno ed Ercolano. Oltre ai pezzi esposti in questa sede, la conoscenza dei gioielli ercolanesi potrà essere approfondita presso il Parco Archeologico di Ercolano, grazie alla mostra “SplendOri”, visitabile fino al 30 settembre 2019.
La mostra, inaugurata dal Direttore ad interim Alfonsina Russo, è stata promossa e curata da Massimo Osanna durante il suo mandato come Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei, e da Demetrios Athanasoulis, Eforo delle Cicladi, ed è coordinata da Annamaria Mauro, architetto del Parco Archeologico di Pompei. “Vanity: storie di gioielli dalle Cicladi a Pompei” è un’iniziativa che nasce nell’ambito della collaborazione tra il Parco Archeologico di Pompei e l’Eforia delle Cicladi, finalizzata alla più ampia realizzazione di programmi comuni di studio, ricerca,
promozione e ampliamento della conoscenza delle rispettive realtà archeologiche, in passato strettamente collegate. Il percorso della mostra, progettato da Kois Associated Architects, segue un criterio espositivo geografico (le Cicladi e la Campania, con epicentro Pompei) e
cronologico (dall’VIII secolo fino all’eruzione del 79 d.C.). L’allestimento vive del contrasto tra il materiale oscuro degli involucri espositivi che accolgono le teche (e che rimandano alla tragicità dell’eruzione) e la lucentezza dei preziosi reperti custoditi. Animano il percorso volti e figure da affreschi pompeiani, reinterpretati e
presentati in una versione grafica contemporanea, che dà nuova veste al porticato ovest della Palestra Grande.
“Pompei e Delos – dichiara il Direttore ad interim Alfonsina Russo – oltre
all’eccezionale stato di conservazione che li contraddistingue e alla grande importanza dell’architettura pubblica e residenziale, hanno vissuto, analogamente, “un’epoca d’oro” intorno al II secolo a.C. Il benessere e la prosperità, testimoniati dai numerosi oggetti preziosi esposti, sono appunto l’espressione di un’economia in espansione che accomunava entrambe le realtà, tra loro connesse. Se da un lato Delos ha avuto stretti rapporti con l’Italia e in particolare con la Campania, dall’altro il
territorio pompeiano ha costituito un contesto in cui il mondo greco e quello romano si sono intrecciati in un dialogo unico.”
“A conferma degli stretti legami tra le diverse aree del Mediterraneo – dichiara Massimo Osanna, curatore della mostra – i gioielli provenienti da Delos e dalle altre Cicladi saranno esposti accanto a gioielli coevi provenienti principalmente da Pompei, e, in alcuni casi, da altri siti rilevanti dell’area campana, con due approfondimenti, agli opposti estremi cronologici, sulle Cicladi e sulla loro straordinaria civiltà preistorica, e, per l’età romana, su Pompei e sugli altri siti vesuviani, nei quali la distruzione del 79 d.C. ha determinato la conservazione di uno
straordinario assortimento di gioielli, eccezionale dal punto di vista quantitativo e ritenuto pressoché unico nel mondo antico. La mostra si estenderà in una delle aree più suggestive di Pompei, già da tempo destinata a diventare contenitore espositivo, una teca nella teca, all’interno di uno dei monumenti simbolo della città romana: il portico occidentale della Palestra Grande, appositamente chiuso per l’occasione,
con un apprestamento che potrà essere adoperato anche per successive
esposizioni. “I gioielli provenienti da Delos e in generale dalle Cicladi – aggiunge Demetrios Athanasoulis, Eforo delle Cicladi e co-curatore della mostra – offrono una panoramica più variegata dal punto di vista della cronologia e dei contesti di provenienza (necropoli, abitati, santuari). Tra i gioielli greci, eccezionali sono quelli provenienti da Delos, in particolare dall’abitato, risalenti a un periodo in cui strettissimi erano i rapporti commerciali e culturali tra l’area campana e l’isola cicladica, porto franco frequentato da mercanti di tutto il Mediterraneo, con una
massiccia presenza di negotiatores italici”.


Articolo pubblicato il giorno 10 Maggio 2019 - 17:24

ULTIM'ORA

DALLA HOME

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE


Cronache è in caricamento