Prodotti tecnologici di ultima generazione e macchinari agricoli pagati e mai consegnati, email fasulle per ordinare bonifici di diverse migliaia di euro, false prenotazioni di camere e case vacanze inesistenti. Sono diverse le truffe online scoperte, di cui diverse sventate, dai carabinieri della Compagnia di Amalfi, guidata dal capitano Roberto Martina, nei comuni della celebre Costiera amalfitana, in particolare a Positano. L’ultima e’ quella ai danni di una donna positanese che su un noto sito di e-commerce ha acquistato un mezzo agricolo pagandolo 1.100 euro. Dopo aver eseguito il bonifico, l’acquirente non ha ricevuto quella motocarriola cingolata vista solo in foto sul web. Ha provato a mettersi in contatto con il venditore, ma questi era diventato irreperibile. Cosi’, si e’ rivolta ai militari dell’Arma della locale stazione per denunciare quanto avvenuto. I carabinieri, grazie ai dettagli forniti dalla vittima, sono riusciti a ricostruire il modus operandi e a identificare il truffatore, una donna residente a Bergamo con numerosi precedenti simili che e’ stata, poi, denunciata. Negli ultimi mesi, sono, pero’, piu’ di una le indagini avviate per truffe su Internet a danno di cittadini del posto tratti in inganno da annunci fasulli. In totale, sono stati denunciati sei truffatori seriali. Il raggiro piu’ frequente ruota attorno alla vendita di materiale tecnologico, come un iPhone 7 al prezzo di 300 euro, un Pc portatile a 100 euro; due iPhone X a 998 euro. Tutti prodotti che, regolarmente saldati, non sono mai stati recapitati agli acquirenti. In Costa d’Amalfi, inoltre, e’ stata fatta luce anche sulla truffa della falsa prenotazione di camere o di case vacanza inesistenti a discapito di turisti che, una volta giunti a Positano, hanno scoperto di non avere mai riservato un posto dove alloggiare. Nel mirino dei carabinieri e’ finito anche un cittadino nigeriano residente a Genova che era riuscito a introdursi nella casella di posta elettronica personale di una donna di Positano e a inviare una email alla banca per ordinare un versamento di 9.800 euro su un conto riconducibile a lui. A evitare che la truffa si consumasse e’ stata la banca che, prima di procedere con il bonifico, ha richiesto conferma telefonica all’intestataria del conto corrente.
Articolo pubblicato il giorno 29 Maggio 2019 - 19:43