Ieri presso la Casa Comunale di Mariglianella si è tenuto il Tavolo Tecnico sulla questione “Agrimonda”. Hanno partecipato all’incontro: per il Comune di Mariglianella, il Sindaco, Felice Di Maiolo, l’Assessore all’Ambiente, Dott.ssa Valentina Rescigno, il Segretario Comunale, Responsabile Ufficio Ambiente, Dott. Gianluca Pisano, l’Assistente RUP, Ing. Arcangelo Addeo; per il Comune di Marigliano, il Sindaco Avv. Antonio Carpino, il Presidente del Consiglio Comunale, Vito Lombardi, ed il Consigliere Comunale Saverio Lo Sapio; per la Regione Campania, il RUP Arch. Antonio Risi ed il Direttore operativo, Geom. Corrado Manganiello; per l’ARPAC, il Dott. Luigi Cossentino, il Dott. Renato Olivares e il Dott. Raffaele Cioffi; per la Città Metropolitana di Napoli, il Dott. Mario Ardolino e il Dott. Bruno La Vecchia; per l’ASL Napoli 3 Sud, il Dott. Vincenzo Parrella; per la Ditta Edilgen SpA, il Dott. Antonio Beneduce. Alla stessa riunione sono state presenti anche le Consigliere Comunali di Mariglianella, Pina Principato e Concetta Mattiello.
I lavori del Tavolo Tecnico, in merito all’Accordo di programma “Primi interventi urgenti per il risanamento ambientale, mediante rimozione smaltimento di rifiuti e caratterizzazione del suolo sottostante i rifiuti rimossi dell’ex area deposito fitofarmaci Agrimonda” sono stati aperti dal Sindaco di Mariglianella, Felice Di Maiolo, il quale ha chiesto l’illustrazione degli esiti delle indagini ambientali derivanti dai risultati delle analisi chimiche effettuate su suoli e acque sotterrane dalla ditta incaricata, Edilgen SpA e dall’Arpac.
I risultati degli esami hanno evidenziato, secondo l’Arpac, il superamento dei CSC, per cui nel rispetto della normativa vigente, rilevato ciò, si passa subito alla fase di caratterizzazione, alla verifica dei livelli di rischio e quindi alla bonifica.
Alla Città Metropolitana tocca l’individuazione del soggetto obbligato al quale intimare la procedura prevista dall’art. 242 del Decreto Legislativo n. 152/2006. Per quanto riguarda i chiarimenti richiesti dall’ASL inerenti le esalazioni, sempre l’Arpac ha affermato che esse sono verosimilmente riconducibili ai fitofarmaci individuati nella analisi Top Soil.
Il merito alla messa in sicurezza del sito “Agrimonda” di Mariglianella, il Primo Cittadino, Di Maiolo, considerata l’indisponibilità economica del Comune, ha chiesto alla Regione Campania la messa in sicurezza del sito e l’urgente caratterizzazione e valutazione del rischio sempre in prosieguo delle attività già svolte. Tanto a garanzia dei cittadini, residenti nei pressi dell’area circostante e delle due Comunità interessate, quella di Mariglianella e quella di Marigliano che condividono la linea di confine territoriale ove si trova il sito in questione. Il Sindaco di Marigliano. Avv. Antonio Carpino si è riportato integralmente alla proposta del Sindaco di Mariglianella, Felice Di Maiolo,
Entrambi i Sindaci hanno chiesto un incontro urgente con l’Assessore all’Ambiente della Regione Campania “per procedere velocemente con le analisi delle acque di falda intorno al sito, per giustificare o revocare l’ordinanza precauzionale di interdizione dei pozzi limitrofi al sito, l’immediata caratterizzazione del suolo e la valutazione del rischio per procedere urgentemente con la bonifica; oltre ad uno screening sanitario sulla popolazione limitrofa esposta da 24 anni ai rifiuti appena rimossi; la messa in sicurezza del sito, oltre all’installazione immediata di una centralina per il monitoraggio della qualità dell’aria che ricerchi tutte le sostanze ritrovate nel top soil”.
Anche l’ASL ha chiesto l’immediata messa in sicurezza del sito, riservandosi di richiedere ulteriori provvedimenti. La Regione Campania ha dichiarato di attivarsi all’urgente messa in sicurezza al fine di interrompere infiltrazioni e percolazioni per evitare ulteriori contaminazioni della falda e l’eventuale volatilizzazione delle sostanze inquinanti.
Su richiesta dei Sindaci dei due comuni interessati, circa l’interdizione dei pozzi, l’Arpac ha consigliato , in attesa di ulteriori indagini, di rivedere e modificare l’ordinanza precauzionale di interdizione dei pozzi, considerato che dallo studio sui flussi consegnato dalla ditta Edilgen e presente nel progetto , il flusso di falda, riscontrata la profondità di metri 4,50 dal piano campagna, ha direzione NO-SE.
Articolo pubblicato il giorno 9 Maggio 2019 - 19:15