La petizione in favore della docente, lanciata da USB Scuola su change.org, in pochi giorni ha raggiunto quasi 200 mila firme, che verranno consegnate al provveditore di Palermo per ottenere l’immediata cancellazione della sanzione comminata alla docente di Palermo. In centinaia hanno preso parte oggi pomeriggio in piazza Plebiscito, davanti alla Prefettura di Napoli, al presidio di solidarietà alla docente di Palermo ingiustamente sanzionata. La manifestazione è stata indetta da USB Scuola, Collettivo Autorganizzato Universitario, CESP- Napoli, COBAS Napoli, Ex- OPG je so’ pazzo, Potere al Popolo!, Rifondazione Comunista Napoli, Studenti Autorganizzati Campani, Sinistra Anticapitalista Napoli, USB Pubblico Impiego.
“La libertà d’insegnamento è un diritto costituzionale inviolabile – dichiara Maria Vittoria Tirinato del coordinamento USB Scuola – a cui i docenti e gli studenti non hanno intenzione di rinunciare. Non permetteremo a nessuno di calpestare la scuola italiana, che deve restare pubblica, laica, antifascista, antirazzista e antisessista. La mobilitazione di oggi rappresenta – continua Tirinato – una prima e importante risposta all’atto intimidatorio subito dalla collega a Palermo e, in generale, al clima di odio e di paura che sta pervadendo le nostre scuole. Invitiamo tutta la società a mantenere alta l’attenzione su questi temi e chiediamo da subito – conclude Tirinato – le dimissioni del direttore dell’USP di Palermo e del ministro Bussetti”.
Incalza il sindacalista napoletano Giuseppe Alviti: “Come in molte altre città italiane, anche a Napoli la Prefettura non ha ricevuto la delegazione per la consegna del documento nazionale, contenenti le rivendicazioni sostenute dalle 17 piazze italiane. I manifestanti sono comunque riusciti a protocollare la documentazione e la petizione a sostegno della docente palermitana sospesa”.
Articolo pubblicato il giorno 23 Maggio 2019 - 09:34